I Bitcoin hanno aperto la strada al mondo delle criptovalute attestandosi come dei veri e propri apripista. In questa guida scopriremo tutto quello che c’è da sapere sul loro potenziale ma soprattutto le loro caratteristiche tecniche con un approfondimento dettagliato sul loro utilizzo. Di conseguenza se state cercando un compendio sintetico sul capostipite degli asset digitali allora dovete assolutamente continuare la lettura, ma prima iniziamo con un po’ di storia…
Innanzitutto i Bitcoin fanno il loro accesso sul mercato nel 2008 da una persona tuttora sconosciuta, nota con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Da quel momento in poi la loro evoluzione li porterà a diventare una garanzia nel mondo del mercato digitale finanziario.
L’idea nacque per soddisfare una richiesta comune: eseguire pagamenti peer to peer, privi di intermediazione e senza dover dipendere da un server centrale. In questo modo si pensò di usare un’infrastruttura su blockchain e crittografia con lo scopo di rivoluzionare il settore delle transazioni. A questo punto partendo dal principio rispondiamo alla domanda più immediata: ma che cosa sono esattamente i Bitcoin?
Che cos’è un bitcoin?
Per intenderci un Bitcoin (BTC) è la prima criptovaluta capitalizzata. Una sorta di moneta ma digitale che esiste grazie ad una blockchain. Il suo valore non uguale ma varia a seconda di una serie di fattori connessi con il mercato. Ad oggi ci sono poco più di 19 milioni di esemplari di BTC con un’offerta massima fissata a 21 milioni. Andiamo però a scoprire qualcosa in più sulla loro nascita.
Come sono nati i BTC?
L’idea è arrivata il 31 Ottobre 2008, giorno in cui fu pubblicato il whitepaper firmato con lo pseudonimo Satoshi Nakamoto. Si tratta di un documento riassuntivo che nella sostanza illustra il progetto, il suo scopo e la sua esecuzione in maniera tecnica. Di conseguenza parliamo di un’esplicazione di un database contenente transazioni finanziarie, dotato di una duplice particolarità: i movimenti non necessitavano di alcun garante o intermediario e inoltre il database viene replicato e mantenuto aggiornato in tempo reale su vari nodi di una rete in modo non dipendere da un unico server centrale.
In questa fase primordiale sopraggiunse un problema: un sistema svincolato dai controlli è al tempo stesso manipolabile. Certo il whitepaper di Bitcoin descriveva anche come evitare il double spending, e cioè la possibilità di spendere due volte la medesima unità di valore. Tutto ciò è reso possibile dalla blockchain ad essa associata. Un altro aspetto poi che merita la massima attenzione è legato al metodo di emissione di Bitcoin, nonché il flusso. Ebbene a differenza di una Banca che può emettere moneta a propria discrezione la creazione di nuovi bitcoin è definito all’interno del relativo codice sorgente.
In siffatto contesto bisogna capire che i Bitcoin nascono proprio come alternativa al fallimento del sistema economico-finanziario malfunzionante. Di conseguenza non più una moneta gestita da pochi ma un asset libero e decentralizzato, ma soprattutto sicuro.
Come funzionano i Bitcoin?
Per meglio comprendere le funzionalità dei Bitcoin dobbiamo soffermarci su 2 parole chiavi: blockchain e crittografia.
Blockchain
Dobbiamo pensare ad un enorme database contenente varie tabelle di dati, a sua volta suddiviso in tante unità chiamate blocchi. Basti pensare che nella blockchain dei Bitcoin, un nuovo blocco viene aggiunto ogni 10 minuti. E’ così che viene creata una “catena” in cui ogni blocco è indipendente ma indivisibile da qui il nome blockchain che garantisce sempre la perfetta stabilità. La validazione delle transazioni è eseguita dai nodi seguendo un algoritmo di consenso distribuito chiamato Proof-of-Work. Ultima peculiarità della blockchain è l’immutabilità. Una volta che i blocchi sono validati modificarne uno diventa sempre più costoso a ogni nuovo blocco che segue. In sostanza risulta chiaro che la blockchain di BTC è una delle strutture più sicure in circolazione.
Crittografia
La crittografia rende sicura la criptovaluta ed è nella sostanza la chiave privata che li custodisce. Stiamo parlando di una stringa alfanumerica che ci consente di spendere i nostri Bitcoin. A questa chiave privata ne è associata una pubblica, detta anche address. Esso ha la particolarità di essere non invertibile: dalla chiave pubblica non si arriva MAI a quella privata. Un’altra particolarità fondamentale: è possibile verificare l’autenticità della firma anche senza avere la chiave privata.
Chi crea i Bitcoin?
Eccoci in uno dei paragrafi chiave di questa guida: il Mining Bitcoin. Nella sostanza il mining è un sistema di sviluppo di nuovi blocchi che vengono creati e validati, espandendo così il potenziale attivo della blockchain. I miners hanno a disposizione degli appositi computer per dar vita a questa procedura. Ecco che entra in gioco l’algoritmo Proof-of-Work basato sul consumo energetico. Ogni nodo deve risolvere un calcolo probabilistico, il tutto competendo con gli altri miners. Di conseguenza possiamo pensare al mining come ad un’estrazione continua di numeri da un’urna che ne contiene milioni di milioni.
Basti pensare che un blocco di Bitcoin deve essere creato ogni 10 minuti. Nel caso si iniziassero a estrarre più numeri (fuori dalla nostra metafora significa che aumenta il numero dei miner) si rischierebbe di metterci meno tempo. Tutto è automatico: il sistema è appositamente progettato a questo scopo. Questa estrazione viene chiamata hashing.
Nella pratica accade questo: la funzione prende un input e restituisce in output il suo hash, una stringa alfanumerica di 256 bit. Qui trovi un calcolatore SHA-256 che serve per convertire qualsiasi cosa vorrai scrivere in una stringa. Il primo miner che trova un hash minore della soglia vince. Ogni nodo dovrà quindi impegnarsi al massimo per calcolare quanti più hash possibili nel minor tempo. Ogni qualvolta viene minato un blocco, il validatore riceve dei Bitcoin (BTC) come ricompensa per il duro lavoro svolto.
Da cosa deriva il valore dei BTC?
I fattori che vanno a determinare il prezzo dei BTC sono condizionati dalla domanda e dall’offerta. Se i compratori superano i venditori, il prezzo sale. Al contrario, se chi vende supera chi acquista, il prezzo scende. Nella sostanza funziona così non solo per i BTC ma anche per le azioni fino ai metalli preziosi e le commodities quali oro e argento.
Ora essendo i Bitcoin degli asset nati come mezzo di scambio decentralizzato, essi hanno acquisito nel tempo il valore di bene rifugio con il quale difendersi dall’inflazione e diversificare il proprio portafoglio. Su questa lunghezza d’onda tecnologie di scalabilità, come Lightning Network, si rivelano molto utili per usare i BTC per i piccoli pagamenti. In realtà però con i BTC si può fare tutto! Più aziende e grandi fondi investiranno pubblicamente in Bitcoin, più quest’ultimo diventerà un asset forte in termini di reputazione, alimentando un ciclo continuativo positivo.
Come acquistare Bitcoin?
Per acquistare i Bitcoin ci sono diverse strade percorribili. In primis ampio spazio agli exchange centralizzati in cui possiamo depositare e acquistare coin e token: da Binance a Crypto.com fino a Coinbase. Si tratta di imprese che fatturano miliardi di dollari grazie alle commissioni che applicano a ciascuna transazione. Inoltre possiamo comprare BTC anche da altre realtà CeFi (finanza centralizzata). Tra queste, Nexo è una delle più conosciute. Se invece siete già in possesso di criptovalute, i DEX (exchange decentralizzati) sono una valida opzione. Senza dimenticare applicazioni come Relai che permettono di comprare Bitcoin in Italia con semplicità e in tutta sicurezza.
Dove seguire la quotazione Bitcoin/Euro?
Il più famoso è CoinMarketCap, un portale specializzato sulle criptovalute che consente di visualizzare in tempo reale il prezzo dei Bitcoin in euro, anche se la valuta di default è il dollaro americano. Ce ne sono tanti altri di siti come questo bisogna solo cercare. Inoltre per l’analisti tecnica consigliamo assolutamente TradingView che permette di consultare grafici su azioni, indici, materie prime, Forex, parametri economici e ovviamente criptovalute.
BTC: cosa ci riserverà il futuro?
Sulla base dei dati che abbiamo raccolto finora possiamo confermare la previsione degli analisti circa la possibilità di un’adozione sempre più ampia di blockchain nel prossimo futuro con i Bitcoin che dovrebbero conservare un ruolo importante in questo nuovo scenario digitale finanziario. Al momento la loro crescita e decrescita dipende nella maggior parte dei casi dagli eventi esterni della politica monetaria internazionale che ha inevitabilmente degli effetti sul loro valore. In effetti nel tempo si sono ritagliati uno spazio ideale come forma di moneta alternativa ai grandi problemi inflazionistici del tempo in cui viviamo. Di conseguenza i Bitcoin sono diventati l’altra moneta su cui possiamo investire per sfuggire alle crisi finanziarie dell’economia tradizionale.
Nel corso degli anni i Bitcoin hanno subito varie trasformazioni a causa di una vulnerabilità endemica che resta difficile da debellare. In compenso sono stati raggiunti record importanti in termini di soglie rialziste che hanno dato all’intero del settore la spinta per crescere e progredire. Di seguito altre progetti finanziari digitali sono cresciuti come Ethereum e tutte le altre altcoin alzano la posta in gioco in termini di credibilità e affidabilità. In particolare i BTC sono diventati una forma di pagamento in moltissime attività commerciali online favorendo la diffusione e lo sviluppo degli asset digitali. In futuro ci si aspetta di continuare su questa direzione che sta dando tanta soddisfazione a tutti gli investitori e ai trader impegnati quotidianamente nelle transazioni sulla blockchain.