Apple non seguirà l’esempio di Tesla

Secondo alcune indiscrezioni Apple non aprirà per il momento al settore crypto, con la ferma intenzione di differenziarsi da Tesla. In questo scenario pesano le parole del famoso CEO, Tim Cook, che pur ammettendo un certo supporto per le monete digitali come alternativa forma di pagamento, ha dichiarato che non c’è nulla di nuovo all’orizzonte circa una possibile implementazione da parte della sua azienda.

Le parole di Cook sono state accolte con sorpresa nel settore crypto, dato che non si conoscevano di certo le posizioni di Apple in merito anche se una buona parte dei suoi clienti sosteneva che l’apertura sarebbe stata un processo naturale. Eppure ora pare che Apple con la sua elevata mole di capitalizzazione di mercato di oltre 2,4 miliardi di dollari non abbia nessuna intenzione di integrare l’uso delle criptovalute.

In pratica non c’è nessuna necessità al momento di pianificare investimenti in asset digitali o accettare pagamenti in crypto nel prossimo futuro, per quanto si riconosca alla base un certo interesse per le dinamiche che fanno capo a questo genere di transazioni online. A tal proposito Cook ha ammesso di possedere come parte di un portfolio diversificato una serie di asset digitali, ma di non promuovere la diffusione tramite Apple.

In questo scenario non c’è la volontà di utilizzare i 200 miliardi di dollari presenti nelle casse di Apple per investire in criptovalute per evitare l’incertezza scaturita dall’integrazione di Tesla, che viene percepito come modello da non imitare. Cook infatti ha detto che secondo lui la gente non acquisterebbe mai azioni Apple per ottenere esposizione alle criptovalute, quando potrebbe tranquillamente seguire altre strade. Sicuramente con l’integrazione in Apple, il sistema cripto ne avrebbe ampiamente beneficiato, con una serie di vantaggi sul piano delle adesioni e della fruibilità di sistema. Anche se comunque non si esclude a priori questo potenziale passaggio.

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