Il prezzo dei Bitcoin è salito al suo picco locale di 38.400 dollari

Nell’attuale scenario operativo è probabile che il rally dei prezzi di Bitcoin continui a favorire il calo del dominio delle stablecoin con gli investitori pronti a spostare i propri capitali. La difficoltà del mining di BTC ha raggiunto un livello record il 26 novembre, proteggendo ulteriormente la rete di riferimento. Hanno sovraperformato la maggior parte degli altri titoli da quando hanno adottato la strategia Bitcoin, alimentando prospettive rialziste tra le istituzioni. E’ cosi che il prezzo dei BTC è salito al suo picco locale di 38.400 dollari il 24 novembre, prima di tornare a 37.300 dollari all’inizio di lunedì.

Il rally dei Bitcoin è stato guidato dall’aumento delle riserve di stablecoin sugli scambi

Nello specifico la difficoltà di mining di Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico finendo per far incrinare la dominance delle stablecoin. Tutto questo è stato osservato all’altezza del blocco 818496. La difficoltà di mining è stata aumentata del 5,07% ed è salita a 67,96 trilioni, un livello record. Basti pensare che l’attuale hashrate medio dell’intera rete è di 493,22 EH/s. In tal senso bisogna capire che l’aumento della difficoltà di mining rende la rete sicura poiché diventa più difficile eseguire un attacco alla rete Bitcoin.
Il recente aumento delle difficoltà di mining è quindi una pietra miliare per la rete Bitcoin .

Da qui risulta comprensibile il rally del prezzo di BTC a 35.000 dollari che è stato probabilmente catalizzato dall’aumento delle riserve di Tether e USDC su tutte le piattaforme di scambio. Basti ricordare che tra il 19 agosto e il 16 ottobre, il 3,54% dell’intera offerta di USDT e lo 0,72% dell’offerta di USDC si sono spostati sulle piattaforme di scambio di criptovalute. Queste mosse sono state seguite da un enorme aumento del prezzo di BTC. Per questo sono molti a ritenere che il ritorno di USDT e USDC sugli scambi, dopo il periodo di raffreddamento in corso, guiderà la seconda tappa del rally dei prezzi di BTC nel 2023.

Di conseguenza la caduta libera delle stablecoin dovrebbe preparare il terreno alla mossa rialzista con cui i Bitcoin riscriveranno una nuova pagina della loro storia sul mercato. Le condizioni infatti per la ripartenza ci sono tutte, basta solo coglierle! Per ora abbiamo visto un calo del dominio di USD Tether (USDT) dopo che gli investitori sono diventati più propensi al rischio e si stanno allontanando dalle stablecoin per dedicarsi a BTC e altcoin. La tolleranza al rischio è in aumento e la rotazione del capitale è diventata più chiara. Ciò vuol dire che gli investitori sono diventati più attenti nel valutare questi scenari di rischio.

In questo modo possiamo spiegare in parte questo esodo verso i BTC o comunque verso altre realtà finanziarie che non siano stablecoin. Il loro crollo è sotto gli occhi di tutti e mentre le singole community cercano di trovare riparo in soluzioni più stabili, i Bitcoin si confermano come criptovalute sicure. E’ in questa partita che gli aumenti dei prezzi dei BTC potrebbero essere sostenibili con il declino delle stablecoin a fronte di un rinnovato interesse da parte di tutti gli investitori su larga scala.

Lascia un commento