La capitalizzazione di Tether supera gli 84 miliardi di dollari

Buone notizie per i possessori di Tether dato che la sua capitalizzazione di mercato circolante ha superato ufficialmente gli 84 miliardi di dollari nonostante l’andamento delle criptovalute in generale è piuttosto stazionario. In ogni caso Tether ha segnato un nuovo record nonostante il rally indotto dagli ETF spot su Bitcoin sia rallentato. Probabilmente questa spinta è dettata dall’atteso insediamento del nuovo CEO che supporterà gli audit per il più grande player di stablecoin.

L’USDT sale per effetto della pressione su ETF spot di Bitcoin

La crescente volatilità dettata dall’aumento dei prezzi seguita dalla liquidazione delle posizioni corte sul mercato dei derivati ha determinato uno scenario ideale per la crescita di Tether che ora punta ad un nuovo consolidamento. Di contro gli investitori avrebbero potuto rivolgersi a Tether, la più grande stablecoin, per introdurre liquidità nel mercato delle criptovalute evitando le fluttuazioni dei prezzi. Il fatto che sia nuovamente al centro dell’interesse degli investitori vuol dire che si è diffuso il suo utilizzo come coppia di scambio. Una soluzione che si è rivelata vincente sotto ogni punto di vista.

Su questa lunghezza d’onda sono in molti a credere che in realtà il rialzo sia frutto di una grande aspettativa derivante dalla nomina ufficiale di un nuovo CEO a dicembre da parte di Tether Holdings. Si tratta di Paolo Ardoino, un ingegnere informatico italiano, che assumerà la carica più alta. Una scelta controcorrente considerando che solitamente il team di Tether ha sempre mantenuto un basso profilo pubblico, mentre Ardoino è particolarmente attivo sui social.

A tal proposito Ardoino ha fatto sapere che Tether diventerà più trasparente spiegando di voler iniziare la pubblicazione in tempo reale dei dati delle sue riserve a partire dal prossimo anno. In una recente intervista con la CNBC poi Ardoino ha espresso sostegno per il sottoporsi a un processo di audit completo. Ha inoltre sottolineato che l’ assenza di controlli sulle stablecoin, tra cui Tether, non è attribuibile a una mancanza di volontà da parte degli emittenti.

Come ricordiamo fino a qualche mese fa Tether era sotto il radar dopo le dichiarazioni di un controverso influencer di criptovalute ipotizzando su X che Tether aveva immesso nel mercato una quantità senza precedenti di dollari non garantiti per acquistare Bitcoin, che presumibilmente sarebbe stato il vero motivo dell’aumento dei prezzi. Successivamente però le cose sono cambiate con una capitalizzazione di mercato totale delle stablecoin a oltre 124 miliardi di dollari con un volume di scambi giornaliero di 52,8 miliardi di dollari.

E’ in questo contesto che USDT trova finalmente la sua dimensione rialzista favorendo una crescita senza precedenti. Questa volta l’asset non ha avuto bisogno di nessuna controversia per attirare l’attenzione degli investitori, probabilmente trainati dalla personalità del nuovo CEO che sui social sta conquistando un numero sempre più crescente di utenti pronti ad investire in questa famosa stablecoin che secondo molti sta gettando le basi per una linea rialzista continuativa. Quello che è certo è il suo approccio vincente destinato a salire ulteriormente dopo aver superato la soglia degli 84 miliari di dollari.

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