Udienza SEC contro Coinbase: le criptovalute sono titoli?

Coinbase sta lavorando all’archiviazione della causa della SEC che accusava l’exchange di aver venduto titoli non registrati. In questo scenario gli analisti sono fermamente convinti che Coinbase abbia una probabilità del 70% di vincere la mozione per archiviare la causa dell’ente regolatore. D’altronde lo scoglio da superare è sempre lo stesso: le criptovalute vanno considerate come titoli?

Coinbase vs SEC: la difesa solida dell’exchange

L’autorità di regolamentazione finanziaria statunitense, la Securities and Exchange Commission (SEC) nei mesi scorsi ha intentato una causa contro Coinbase, sostenendo che l’exchange vendeva titoli non registrati. Gli avvocati dell’exchange hanno chiesto a gran voce l’archiviazione della causa, affermando che i token scambiati sulla piattaforma non sono titoli ma è come collezionare una serie di giocattoli, piuttosto che acquistare azioni o obbligazioni. L’obiettivo è convincere la corte che la borsa non vende titoli non registrati.

In siffatto contesto esiste una probabilità del 70% che Coinbase vinca la sua mozione per respingere le principali affermazioni della SEC riguardanti la negoziazione di titoli non registrati. Così come sono state formulate le affermazioni del regolatore e del broker non possono essere respinte. Fa poi eco la dichiarazione di William Savitt, un avvocato di Coinbase , che ha detto al giudice distrettuale statunitense Katherine Polk Failla che i trader non commerciano titoli in borsa poiché gli acquirenti non ottengono diritti come parte dei loro acquisti, come fanno con azioni e titoli azionari. Nonostante la sentenza del giudice Analisa Torres del 13 luglio nella causa SEC contro Ripple, i tribunali rimangono divisi sulla questione se le criptovalute siano titoli.

Che cos’è la SEC?

La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti è un’agenzia di regolamentazione del governo federale indipendente responsabile della protezione degli investitori, del mantenimento equo e ordinato del funzionamento dei mercati. È stato creato dal Congresso nel 1934 come primo regolatore federale dei mercati mobiliari. La SEC protegge gli investitori da pratiche fraudolente e manipolative nel mercato e monitora le azioni di acquisizione societaria negli Stati Uniti. Approva inoltre le dichiarazioni di registrazione per i bookrunner tra le società di sottoscrizione. Le società di servizi finanziari, come intermediari, società di consulenza e gestori patrimoniali, nonché i loro rappresentanti professionali, devono registrarsi presso la SEC per condurre affari.

La storica causa tra la SEC e Ripple è finita?

Ripple ha risposto alla richiesta della SEC statunitense il 19 gennaio. Il colosso dei pagamenti si oppone ora alla necessità di ulteriori informazioni da parte della SEC, affermando che queste sono irrilevanti. Gli avvocati di Ripple contestano la mozione della SEC di obbligare e affermano che le nuove informazioni non influenzeranno sanzioni o ingiunzioni.

Gli avvocati di Ripple hanno sollevato tre questioni procedurali chiave: la scoperta dei fatti si è conclusa mesi fa e la SEC ha perso l’occasione di chiedere a Ripple ulteriori informazioni, la riapertura è ingiusta nei confronti del contenzioso, la SEC ha esaurito gli interrogatori assegnati. Le informazioni, se presenti, non influiranno su potenziali sanzioni o ingiunzioni per Ripple. L’azienda ha contestato la necessità della SEC di ulteriori informazioni per valutare le sanzioni.

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