Il prezzo di Chainlink (LINK) dopo quasi tre mesi di alti e bassi, ora è costretto a fare un passo indietro. Lo slancio è in calo per tutta la durata della sessione, il che suggerisce che una potenziale correzione è all’orizzonte. In questo scenario il consolidamento delle posizioni correnti sembra l’unica alternativa ad una graduale discesa.
Chainlink punta al consolidamento dopo l’altalena dei prezzi
Il prezzo di Chainlink è aumentato del 125% in sole tre settimane (19 ottobre- 9 novembre) e ha stabilito un massimo locale a $ 16,60. Subito dopo ha ritracciato il 22%, creando il limite inferiore del range a 12,87 dollari.
Da allora, il token Oracle ha spazzato il range massimo due volte e l’ultimo nuovo test, il 19 gennaio, ha portato a una correzione del 18%. In questo scenario è chiaro che LINK si sta dirigendo verso una nuova presa ribassista che preoccupa gli investitori.
Sebbene le prospettive per il mercato delle criptovalute siano ancora rialziste, il recente movimento del prezzo di Bitcoin ha portato gli investitori a chiedersi se sia raggiunto il massimo locale. Ecco allora che esistono due prospettive per il prezzo di Chainlink ed entrambe dipendono dall’andamento dei BTC.
Le chance di Chainlink
Se BTC continua a salire, è probabile che il prezzo di Chainlink spazzi il range minimo a $ 12,87 e riprenda la sua tendenza al rialzo. Tuttavia, se BTC scivolasse verso la regione dei 35.000 dollari, LINK potrebbe scendere fino al punto medio del suo rally del 125% a 11,90 dollari.
Considerando il volume in calo e il Relative Strength Index (RSI), le prospettive restano ribassiste. L’RSI a tre giorni sta rimbalzando dal livello medio di 50, ma se scivolasse sotto il punto medio, potrebbe innescare una correzione del 16% a 11,90$. A questo punto se l’Awesome Oscillator (AO) scende al di sotto del livello medio potrebbe dare una conferma dell’inizio del trend al ribasso.
Che cos’è l’RSI?
Il Relative Strength Index (RSI), sviluppato da J. Welles Wilder, è un oscillatore di momentum che misura la velocità e il cambiamento dei movimenti dei prezzi. L’RSI oscilla tra zero e 100. Tradizionalmente l’RSI è considerato ipercomprato quando è superiore a 70 e ipervenduto quando è inferiore a 30. I segnali possono essere generati cercando divergenze e oscillazioni di fallimento. L’RSI può anche essere utilizzato per identificare la tendenza generale. In ogni caso viene considerato un ottimo indicatore nelle dinamiche dei prezzi sulle criptovalute per la sua capacità di confermare una tendenza in arrivo. Sulla carta è uno dei più seguiti dai trader nelle situazioni di estrema criticità come questa in oggetto.
Il prezzo di LINK: le previsioni
I parametri on-chain suggeriscono un calo dell’interest. In tal senso la metrica degli indirizzi attivi per Chainlink ha subito una forte correzione da quando è entrata in declino nel novembre 2023. Il numero di indirizzi attivi 24 ore su 24 è sceso da circa 9.700 a 4.000 in meno di tre mesi. Inoltre, anche il volume on-chain è sceso da 1,60 miliardi a 0,60 miliardi in meno di tre mesi. In questo scenario sembra davvero difficile riuscire a garantire una prospettiva rialzista con gli investitori che stanno cercando di correre ai ripari.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.