Hong Kong PCPD: Worldcoin sotto inchiesta dopo l’inizio delle indagini

L’organismo indipendente di Hong Kong PCPD ha avviato in modo proattivo un’indagine su Worldcoin citando i rischi per la privacy dei dati. Il PCPD ha invitato il pubblico a essere più vigile riguardo al progetto Worldcoin poiché raccoglie dati personali sensibili. L’ufficio del commissario per la privacy di Hong Kong sta indagando sulle sei sedi degli uffici di Sam Altman. L’organismo indipendente ha affermato che ci sono gravi rischi per la privacy e ha avvertito gli utenti su quello che sta succedendo. Ovviamente con Worldcoin sotto inchiesta sono crollate le quotazioni sul mercato.

Worldcoin sotto inchiesta

Uffici Worldcoin sotto inchiesta a Hong Kong

Nella giornata di oggi gli uffici del progetto Worldcoin sono stati messi sotto chiave dall’ufficio del commissario per la privacy di Hong Kong a seguito di un ordine del tribunale. In siffatto contesto sei locali situati a Yau Ma Tei, Kwun Tong, Wan Chai, Cyberport, Central e Causeway Bay sono ora chiusi per accertamenti. L’ufficio del commissario per la privacy ha dichiarato che la sua operazione di indagine su Worldcoin comporta seri rischi per i dati degli investitori, poiché il progetto probabilmente viola le disposizioni dell’ordinanza sulla privacy.

Guai in vista per Worldcoin: che cosa sta succedendo?

Chung Liling, commissario per la privacy per i dati personali, ha invitato gli investitori ad essere cauti riguardo a questo progetto sanzionato e ha chiesto ai cittadini di proteggere attentamente le proprie info e di astenersi dal partecipare casualmente ad attività che richiedono dati personali sensibili. In realtà non è la prima volta che succede dato che il progetto Worldcoin è stato oggetto di indagini in diversi Paesi del mondo. A tal proposito le autorità di regolamentazione di almeno quattro Paesi hanno già avviato indagini sul progetto citando preoccupazioni per le sue pratiche sulla privacy.

La raccolta dei dati biometrici non convince gli ispettori

La legalità della raccolta dei dati biometrici di Worldcoin rimane poco chiara. Al momento della registrazione, agli utenti vengono offerti 25 token WLD dopo aver completato un test sospetto di riconoscimento tramite il proprio iride, che secondo Worldcoin è progettato per differenziare gli utenti umani legittimi dai robot. Il governo francese ha avviato un’indagine sul progetto, citando preoccupazioni sull’uso di tali dati biometrici. Worldcoin è anche oggetto di indagine da parte di un’agenzia tedesca per la protezione dei dati, dell’ufficiale del commissario per l’informazione nel Regno Unito e dell’ufficio per la protezione dei dati del Kenya.

Il sito web di Worldcoin afferma che più di tre milioni di persone in 120 paesi hanno aderito alla loro visione che è “progettata per diventare la più grande identità digitale e rete finanziaria del mondo”. Una dichiarazione che lascia perplessi se connessa alla loro rilevazione delle informazioni personali tramite la scansione dell’iride. In quest’ottica secondo gli organi regolatori c’è da preoccuparsi, ecco perché sono partite le indagini ad Hong Kong, ma molto probabilmente si estenderanno ancora in altri Paesi. La domanda a cui gli sviluppatori devono rispondere è: ma questi dati rilevati con la scansione dell’iride dove vanno a finire e soprattutto a cosa servono?

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