Cresce in maniera esponenziale l’interesse per tutti i progetti legati al Loopring, il protocollo di scalabilità targato Ethereum Layer-2 che consente la creazione di exchange decentralizzati allo scopo di competere con quelli centralizzati in termini di prestazioni e di rendimento. Di conseguenza stiamo parlando di un servizio dedicato esclusivamente agli exchange siano essi DEX o AMM.
In questo scenario siamo di fronte ad una soluzione ideata soprattutto per gli sviluppatori delle applicazioni DeFi. L’idea nasce 7 anni fa grazie all’intervento di un programmatore di nome Daniel Wang dall’impeccabile curriculum dato che poteva annoverare esperienze lavorative presso Google e JD.com. In realtà quello che ha creato è nato semplicemente da un’esigenza: riuscire a trovare un sistema per superare i punti deboli di alcune blockchain e in particolare quelle basate sull’algoritmo di consenso Proof-of-Work. Ethereum ne sa qualcosa!
Per meglio comprendere questo concetto dobbiamo partire da un presupposto largamente condiviso: una blockchain ideale deve avere 3 caratteristiche importanti.
- La prima riguarda la Decentralizzazione: questo vuol dire che non deve essere gestita solo da una ristretta rete di validatori e quindi controllata da una ristretta cerchia di persone.
- La seconda è la Scalabilità: il token deve adattarsi all’aumento del carico di lavoro.
- La terza è la Sicurezza: il network deve garantire elevati standard di sicurezza per ostacolare qualsiasi manipolazione.
Riuscire a trovare una blockchain capace di coniugare i tre punti nello stesso contesto è la vera sfida!
In questo scenario emerge Loopring, una soluzione impegnata a promuovere sia la crescita della chain che la sostenibilità computazionale, economica ed energetica, ma scopriamo nel dettaglio i suoi punti di forza.
Che cos’è Loopring?
Loopring è protocollo del tipo zkRollup creato appositamente per il settore degli exchange nelle operazioni relative ai pagamenti. Il suo ruolo è quello di superare i limiti di una blockchain come la lentezza delle transazioni per esempio. In pratica con Loopring non pubblichiamo il DEX direttamente su Ethereum, ma sfruttiamo il layer 2. In questo modo i costi in gas vengono abbattuti e con essi le lunghe attese. In questo scenario è giusto ricordare che i layer 2 sono delle soluzioni ottimali che scalano il proprio layer 1, alleggerendone il carico e dunque lasciando alla chain madre solo gli aspetti legati alla validazione.
Il punto fondamentale è che operando su Ethereum ci sono troppe transazioni da validare, mentre il layer 2 ne manda periodicamente una sola che ne contiene molte altre. In questo modo abbattiamo i costi e i tempi. Ethereum lavora decisamente meno ma le operazioni sono comunque sicure. Su questa lunghezza d’onda esistono diverse soluzioni di layer 2 Ethereum fra cui Arbitrum, Optimism e Immutable X. Loopring si colloca invece in un ramo specifico e cioè i decentralized exchange, creati con l’obiettivo primario di rendere la finanza decentralizzata (DeFI) più performante e sicura.
Qual è il punto di forza chiave di Loopring?
Sicuramente il suo protocollo zkRollup open source, studiato in modo da favorire imprenditori, aziende e sviluppatori. In pratica sono una serie di smart contract che rendono fattibile la creazione di DEX con order book, AMM e applicazioni di pagamento. Il tutto gestito nella massima sicurezza grazie all’esperienza di un team di sviluppatori che pubblica la propria DApp direttamente su Ethereum.
Quali sono i vantaggi di Loopring?
- Scalabilità: risolve alla grande questo limite che hanno molte blockhain con la possibilità di scalare sempre più verso l’alto.
- Gas fee ridotte: la soluzione layer 2 assicura un notevole risparmio nei costi di transazione.
- Velocità: non essendoci congestione, l’operatività è rapida.
- Sicurezza: assicurati elevati standard di sicurezza.
- Ecosistema: siamo sempre all’interno del mondo Ethereum e della sua community!
Che cos’è uno zkRollup?
Non possiamo non approfondire questo termine dato che è strettamente connesso ai layer 2. In tal senso zkRollups è una realtà che sta per zero-knowledge (proof), cioè “zero conoscenza delle prove”. In pratica si presenta come una soluzione crittografica che consente ad un software di giungere a una determinata conclusione senza avere accesso ad alcun dato informativo. Non è una pratica nuova dato che lo zero-knowledge è esploso negli anni ’80, quando fu sviluppato da alcuni accademici del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Grazie a questo protocollo vi è un rigido rispetto della privacy nelle fasi relative all’esecuzione delle transazioni.
Per intenderci nell’universo blockchain un rollup ZK punta a garantire transazioni sicure vietando successive ed estenuanti verifiche senza però diffondere gli address delle parti. Di contro l’invio di una certa somma tramite Bitcoin espone tutti i dati e richiede un lungo processo di verifica. Da questo punto di vista il meccanismo zero-knowledge proof è applicabile a svariati campi.
Con Loopring questo strumento consente di inviare un pacchetto di transazioni a Ethereum con delle zero-knowledge proof. In questo modo sappiamo con certezza che le operazioni sono sicure e nello stesso tempo andiamo a ridurre il carico di lavoro del layer 1. Infatti non ci sarà alcun bisogno di verifiche o controlli successivi.
Token Loopring (LRC)
LRC è il token ufficiale di Loopring. La sua supply massima è di circa 1.37 miliardi di esemplari, di cui ben il 97% è già in circolazione. E’ sul mercato dall’agosto 2017, distribuito tramite una ICO a cui è seguita un grande successo sul mercato. Quanto alla sua market cap al momento sappiamo che poco sopra i 900 milioni di dollari comunque distante dai 4.5 miliardi toccati nell’all-time high di novembre 2021. Essa è stata creata per incentivare la partecipazione all’ecosistema stesso.
Dato che è un token di espansione è sottoposto ad una volatilità temporanea che in alcuni casi può essere anche un vantaggio in virtù di una dinamicità operativa che ben si allinea alle oscillazioni di mercato. In ogni caso scorrendo tra i vari forum specializzati scopriamo che molti investitori acquistano LRC proprio per beneficiare al meglio delle potenzialità dell’exchange che si rivela decisamente pratico nel suo utilizzo.
Quali sono i casi d’uso di LRC?
I casi d’uso sono molteplici: dallo staking alla valuta da bloccare per far girare un DEX fino alla partecipazione alla DAO. Nella suddivisione degli introiti: investitori (50%), team del progetto (20%), fondo specifico destinato allo sviluppo dell’ecosistema (20%), collaboratori, auditor, exchange (10%). In questo scenario non possiamo essere certi che sia davvero una buona opportunità di investimento.
Di contro il fatto che abbia una supply fissa e quindi priva di elementi inflazionari, gioca ovviamente a nostro vantaggio. Secondo noi Loopring può crescere ulteriormente nel tempo perché ha molti vantaggi alla base. I casi d’uso come abbiamo visto ci sono ma non giustificano un investimento consistente. E’ giusto comunque fare un’approfondita analisi prima di acquistare questo token. Per quanto riguarda invece le operazioni speculative dobbiamo invece affidarci ad un’attenta analisi tecnica.
Qual è l’offerta di Loopring?
La sua offerta di base può essere considerata il suo più grande punto di forza perché oltre a fornire una soluzione layer 2 per sviluppatori e aziende, si pone come un exchange multifunzionale dal grande rilievo operativo. Per sfruttare al meglio le sue potenzialità vediamo quale wallet sarebbe giusto usare e soprattutto come spostare i fondi da Ethereum al layer 2 Loopring avvalendoci proprio dell’exchange.
Innanzitutto rechiamoci su loopring.io e andiamo a cliccare sul pulsante in alto a destra dove c’è scritto“LAUNCH APP”. Nella schermata che si apre dobbiamo cliccare su uno dei tasti con la voce “Connect Wallet”. Come spesso accade, Metamask è la prima scelta, ovviamente! Tenendo bene a mente che Loopring ha un software dedicato, il Loopring Smart Wallet, disponibile per dispositivi mobile Android e Apple IOS. Si tratta di un prodotto finanziario apprezzato dalla community perché si pone come una valida alternativa se si opera tramite smartphone o tablet. Se invece preferite lavorare tramite pc c’è l’estensione browser di Metamask che secondo noi è soluzione migliore.
Connettersi all’exchange con questo wallet è davvero molto semplice. Quello che dobbiamo fare è selezionare uno dei pulsanti chiave e seguire la veloce e semplificata procedura. Solo a quel punto saremo pronti per spostare delle criptovalute da Ethereum a Loopring. Infatti, una volta connesso il wallet, sarà lo stesso portale a segnalarci quando dobbiamo depositare i fondi tramite un messaggio:“Deposit & Activate Layer 2″.
Di conseguenza clicchiamo sul pulsante e digitiamo l’asset di nostro interesse. Confermiamo, approviamo la transazione nel wallet ed entro pochi istanti il gioco è fatto! Unica cosa: spostando fondi da Ethereum a Loopring dovremo pagare delle gas fee alla blockchain principale, in quanto stiamo interagendo con essa. Si tratta di un passaggio inevitabile che potrebbe costare un po’, per il resto non possiamo proprio lamentarci.
Loopring Exchange: come funziona la sua piattaforma?
Dato il suo carattere multifunzionale ci troviamo di fronte a loopring.io, un exchange stratificato adatto a tutti i livelli di utenza e di conseguenza perfetto sia per i professionisti ma anche per i neofiti. La stessa interfaccia oltre ad essere di facile accesso è anche personalizzabile. Prima andiamo sulla voce “Trade” del menu scegliamo se operare in modalità “Simple” o “Professional” per chi invece è alla ricerca di un’operatività avanzata. In particolare quest’ultima opzione si rivela fin da subito all’altezza della situazione specialmente con gli exchange centralizzati o realtà DEX come Serum.
Loopring può vantare un’offerta variegata: da un order book gestito interamente dal network agli swap istantanei in modo da garantire tempistiche ridotte sia agli investitori che ai trader. Senza dimenticare pool di liquidità. Insomma la soluzione offerta è quindi ibrida e si rivela ideale per ogni genere di utilizzo. I mercati a disposizione poi comprendono tutti gli accoppiamenti più gettonati: da ETH-USDT a quelli contenenti il token LRC.
Scorrendo un po’ le sue varie funzioni abbiamo scoperto un pacchetto di strumenti molto utili che di fatto favoriscono pool di liquidità con APR non troppo elevati ma che alcuni investitori potrebbero ritenere interessanti. Nei pool principali ci sono capitali versati abbastanza consistenti e questo si traduce in una contrattazione più sicura e solida. In ogni caso bisogna sempre prestare attenzione al rischio di impermanent loss girando capitali in determinate liquidity pool.
L’unico limite di questo exchange in espansione è nella scelta dei mercati, un po’ ridotta al di fuori degli standard. Per questo poi i professionisti migrano altrove, però c’è anche una volontà dichiarata di implementare altre possibilità di investimento. Inoltre la piattaforma è ben fatta, rapida e dai costi pressoché nulli, per questo motivo possiamo anche chiudere un occhio!
Un altro aspetto da annoverare tra i vantaggi è il passaggio tramite la voce “L2 Wallet” di fondi da Loopring a Ethereum, invertendo il processo descritto nel paragrafo precedente. In pratica selezioniamo l’asset da convertire e si approvano le varie conferme richieste. La procedura è davvero rapida e intuitiva e gli asset saranno disponibili in tempi davvero minimi.
Conclusioni
Loopring non è semplicemente un layer 2 utile per velocizzare le transazioni, ma uno strumento che mira a creare ambiente ideale dove la compravendita di token possa avvenire a costi ridotti, ponendosi come un punto di appoggio fondamentale per sviluppatori di DEX, AMM e piattaforme simili. Tutto questo grazie al suo protocollo di riferimento e cioè il zkRollup che avrebbe bisogno sulla carta di qualche ulteriore lavoro di perfezionamento prima di poter essere considerato fruibile per tutti.
Stiamo parlando comunque di uno strumento valido e sicuro con costi ridotti. In tal senso Loopring soddisfa tutte queste esigenze e lo fa anche su Ethereum, famoso per la sicurezza delle sue operazioni. In effetti la trasparenza e la protezione dei dati è una delle sue priorità chiave, per questo è così tanto apprezzato da ogni genere di investitore.
Loopring non è diventato subito famoso perché ci sono altre realtà simili che hanno avuto un maggior impatto sul mercato come Arbitrum. In compenso è fondato su un sistema di aggiornamenti continui che lasciano sperare in una crescita immediata. Concludendo l’idea alla base di Loopring ci sembra ottimale anche in vista di nuove implementazioni.
Inoltre riteniamo che ad alzare la posta in gioco siano proprio i ZkRollups che sulla carta sono considerati promettenti da molti sostenitori, in quanto si basano su una forma nota di crittografia chiamata “Zero Knowledge Proof”, una tecnica che in pratica permette ad un programma informatico di fare un’affermazione sui dati senza condividerli effettivamente. Al di là del nodo privacy si rendono disponibili per diversi casi d’uso favorendo una fruibilità superiore alle aspettative del mercato.