Biden vuole mettere una tassa del 30% sul mining Bitcoin? 

Una tassa del 30% sul mining di Bitcoin negli USA è all’orizzonte? Secondo diversi media americani sembrerebbe – incredibilmente – di sì. Ed effettivamente una proposta in tal senso è stata concretamente effettuata da parte dell’amministrazione Biden. Come vi abbiamo più volte raccontato, Donald Trump continua invece a fare dichiarazioni pro-crypto. Per carità, si tratta indubbiamente di propaganda elettorale, tuttavia è certo che, qualora eletto, la sua amministrazione non consentirebbe l’introduzione di una tassa del genere, che potrebbe rappresentare una vera e propria catastrofe per tutto l’ecosistema crypto.

I motivi della tassa sul mining

La proposta su una cosiddetta “tassa mineraria” è stata inserita nella proposta di legge di bilancio per il 2025. Ma quale sarebbe il quadro socio-politico ed economico tale da giustificare una tassazione del genere? Come molti avranno già intuito il “problema” è da individuare nella questione dei costi energetici e del cambiamento climatico.

Si tratterebbe in altre parole di un vero proprio disincentivo al mining, considerato dall’amministrazione Biden una pratica ad eccessivo consumo energetico. Tale tassa verrebbe introdotta in tre fasi nel corso di tre anni. Il primo anno la quota ammonterebbe soltanto al 10%, per poi passare al 20% nel corso del secondo. Fino ad arrivare al 30% definitivo dal terzo anno in poi.

Una tassa sul mining bitcoin sarebbe una catastrofe per tutto il settore negli USA

Tutto ciò potrebbe determinare effetti devastanti sull’industria del mining negli Stati Uniti. Con ogni probabilità il paese perderebbe il suo attuale ruolo di leader del settore crypto. D’altronde, se il mining di Bitcoin è di per sé attività ad alto costo energetico, va da sé che molte aziende non potrebbero permettersi di affrontare un’ulteriore spesa del 30%. I piccoli e medi player verrebbero completamente spazzati via dal mercato.

La reazione della comunità crypto

Ovviamente sono subito arrivate accese proteste da parte del mondo crypto. Gli esperti del settore sostengono infatti che questa tassa non farà altro che condurre  l’industria del mining verso altre nazioni con regolamentazioni più favorevoli, nonché costi energetici minori. Una significativa fetta di esperti sostiene che la proposta sarebbe anticostituzionale, di conseguenza non ci sarebbe nemmeno da preoccuparsi.

Inoltre, un quadro del genere andrebbe a danneggiare in maniera significativa tantissimi investitori americani. Si tratterebbe quindi di una mossa insensata a livello politico per Biden.

La contraddizione dell’amministrazione Biden su mining Bitcoin e crypto 

Un ulteriore elemento di contraddizione nell’approccio dell’amministrazione Biden alle criptovalute emerge da un recente leak diffuso da diverse testate economiche americane. Secondo le informazioni entrate in possesso della stampa USA, l’amministrazione Biden potrebbe infatti presto accettare donazioni in criptovalute per la sua campagna elettorale attraverso Coinbase.

Ovviamente si tratterebbe di una contraddizione palese, per certi versi suicida da un punto di vista propagandistico. Accettare donazioni in criptovalute implica infatti un riconoscimento concreto della loro validità e utilità come mezzo di scambio. Ma tutto ciò è in netto contrasto con le politiche restrittive proposte per il mining di Bitcoin.

Fonte https://www.forbes.com/sites/digital-assets/2024/06/13/a-surprise-game-changing-crypto-bill-could-be-about-to-quietly-blow-up-the-price-of-bitcoin-ethereum-xrp/

Lascia un commento