Azioni USA: il Dow Jones ha aperto in ribasso di 76,43 punti

Le negoziazioni delle azioni USA a Wall Street sono iniziate questa mattina con alcune perdite mentre i partecipanti al mercato hanno digerito alcuni nuovi dati sull’inflazione. Alle 16.00, il Dow Jones Industrial Average era in ribasso dello 0,20% a 38.696,69, mentre l’S&P 500 perdeva lo 0,20% a 5.019,66 e il Nasdaq Composite usciva debole dello 0,46% a 15.833,34.

Azioni USA

Azioni USA: ondata ribassista per l’economia americana

L’attenzione principale della sessione di oggi è stata l’indice dei prezzi alla produzione di gennaio, che ha rivelato che i prezzi all’ingrosso in America sono aumentati più rapidamente del previsto. Secondo il Dipartimento del Lavoro l’indice dei prezzi alla produzione è aumentato ad un ritmo mensile dello 0,3%. Su base annua, il tasso di aumento dei prezzi alla produzione è sceso dall’1,0% di dicembre allo 0,9% di gennaio.

I prezzi dei generi alimentari sono scesi dello 0,3% rispetto al mese precedente, quelli dell’energia dell’1,7%. I prezzi dei servizi sono invece aumentati dello 0,6%. Altrove, sul fronte macroeconomico, i progetti di edilizia di nuove costruzioni sono crollati del 14,8% su base mensile a 1,33 milioni a gennaio, mancando le previsioni di mercato per un valore di 1,46 milioni, mentre i permessi di costruzione sono scesi dell’1,5% a 1,47 milioni, in calo da 1,49 milioni a dicembre. Infine, la fiducia dei consumatori è cambiata poco all’inizio di febbraio, anche se dopo due mesi di grandi guadagni, si è vista attestarsi a 79,6, anche se gli economisti avevano previsto una lettura di 80,0.

Nel settore aziendale, il servizio di consegna DoorDash è stato in rosso dopo aver riportato una perdita più ampia del previsto, mentre la società di pubblicità digitale Trade Desk è stata scambiata in rialzo dopo aver superato le stime sui ricavi con i suoi utili del quarto trimestre e aver pubblicato alcune previsioni ottimistiche per il primo trimestre. Anche Applied Materials ha registrato un netto rialzo sulla scia dei propri numeri trimestrali positivi.

Che cosa è successo a Wall Street per le azioni USA?

Gli indici principali di Wall Street sono rimasti sottotono oggi dopo che un rapporto sui prezzi alla produzione più caldo del previsto ha respinto le speculazioni del mercato su imminenti tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve americana. Un rapporto del Dipartimento del Lavoro ha mostrato che i prezzi alla produzione sono aumentati più del previsto a gennaio in un contesto di forti aumenti dei costi dei servizi, aumentando i timori che l’inflazione stesse aumentando dopo mesi di raffreddamento.

I dati sull’indice dei prezzi alla produzione hanno dato ai politici della Fed una nuova conferma per il loro approccio finalizzato a tagliare i tassi dopo che un rapporto sui prezzi al consumo ha innescato una svendita nei mercati azionari. Tutto questo succede anche se il crollo delle vendite al dettaglio di gennaio ha fornito un certo sollievo.

“I dati dell’indice PPI confermano davvero il valore elevato dell’indice dei prezzi al consumo e gettano un po’ di acqua fredda su coloro che speravano in tagli il prima possibile”, ha affermato Jeffrey Schulze, direttore e stratega degli investimenti di ClearBridge Investments. “Il primo momento in cui la Fed potrà potenzialmente intraprendere un ciclo di tagli sarà la riunione di giugno”. I rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati dopo il rapporto, con il rendimento della nota di riferimento a 10 anni che si è attestato al 4,291%, poiché i trader hanno aggiunto alle scommesse che la Fed potrebbe rinviare il primo taglio dei tassi fino a dopo giugno. La maggior parte dei titoli azionari ha perso terreno, con Meta Platforms in calo dell’1,8% e trascinamento dell’indice dei servizi di comunicazione S&P 500 in ribasso dell’1,1%.

Nasdaq & Dow Jones

Il Nasdaq, ad alto contenuto tecnologico, è destinato a mettere a segno una serie di vittorie consecutive di cinque settimane, mentre anche il benchmark S&P 500 ha perso un po’ di slancio questa settimana dopo essere balzato di oltre il 5% finora quest’anno. Utili aziendali robusti e un’impennata di entusiasmo attorno al potenziale dell’intelligenza artificiale hanno aiutato l’S&P 500 a chiudere sopra la soglia dei 5.000 punti per la quarta volta quest’anno. Successivamente l’attenzione si è concentrata sulle osservazioni del presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic secondo cui sono necessari più dati per convincerlo che le pressioni inflazionistiche stanno davvero diminuendo, ma è aperto ad abbassare i tassi ad un certo punto nei prossimi mesi. L’indicazione però che ha mandato il mercato in tilt è stata quella del Dow Jones Industrial Average che era in ribasso di 31,97 punti, o dello 0,08%, a 38.741,15, mentre lo S&P 500 era in rialzo di 1,65 punti, o dello 0,03%, a 5.031,38, e il Nasdaq Composite era in ribasso di 19,62 punti, o 0,12. %, a 15.886,56.

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