Arriva “London” l’hard fork di Ethereum

Buone notizie per tutti gli appassionati di Ethereum e anche per tutti coloro che hanno creduto in questa criptovaluta fin dal principio, infatti nella giornata di oggi, come già era stato annunciato, alle 12.33 è stata introdotta “London” ovvero l’hard fork di Ethereum, al blocco numero 12.965.000.

Hard fork di Ethereum

Con questo aggiornamento Ethereum ha dato una svolta davvero molto significativa in termini di revisione del proprio mercato, sia per quanto riguarda le transaction fee, sia per quanto riguarda anche altri tipi di rimborso come ad esempio quello collegato ai rimborsi del gas.

Cosa avviene dunque a questo punto? Semplicemente grazie alla EIP 1559 ogni transazione di Ethereum farà in modo da causare una distruzione della “base fee”, in questo modo ci sarà una graduale riduzione dell’offerta dei token in circolazione.

Proprio a causa di questo interessante hard fork di Ethereum ci sono stati alcuni exchange come ad esempio Binance, che hanno fermato depositi e prelievi di questa criptovaluta. Altri invece hanno detto che questo hard fork permetterà a Ethereum di diventare un asset del tutto deflazionato, semplicemente perché ogni singola transazione farà in modo da distruggere una piccola quantità di criptomonete.

L’aggiornamento denominato “London” rappresenta, secondo il fondatore di Ethereum Lubin, l’inizio di quello che renderò Ether una criptovaluta assolutamente solida. A questo punto occorre anche specificare il fatto che grazie a questo upgrade la transazione verso Ethereum 2.0 sarà decisamente più veloce.

Mentre “London” è arrivato oggi, in molti già puntano lo sguardo al futuro, infatti tra qualche mese, verso la fine dell’anno è pronto un altro hard fork di Ethereum denominato “Shangai“. Ovviamente, inutile dire che l’entusiasmo generato da questo nuovo hard fork ha fatto incrementare il prezzo dell’Ethereum. Al momento il prezzo si aggira intorno ai 2600 dollari.

Il massimo storico raggiunto da Ethereum è avvenuto il mese di maggio quando ha toccato quota 4200 dollari, poco dopo ha avuto un crollo costante assieme al Bitcoin e ad altre criptovalute.

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