Bitcoin vola, ma non è solo merito di Trump

Bitcoin torna a volare, ma parlare di "correlazione con Trump" è esagerato

Il tentato omicidio a Donald Trump può dirci molto sul futuro di Bitcoin, Ethereum e delle principali criptovalute. Secondo diversi esperti, sia in ambito politico (o geopolitico) che finanziario, quanto accaduto durante il comizio elettorale repubblicano di venerdì scorso – tenendo conto del fatto che il Tycoon non ha riportato ferite gravi o invalidanti – dovrebbe spianare la strada ai repubblicani verso la conquista della Casa Bianca a novembre.

Un ritorno di Trump al governo, come abbiamo avuto più volte modo di spiegarvi, dovrebbe segnare un momento di svolta per tutto il settore delle criptovalute. Ciò sarà valido anche qualora l’attuale candidato repubblicano dovesse mantenere solo una piccola parte delle – ormai numerosissime – promesse fatte ai crypto investitori in campagna elettorale.

Bitcoin e Trump sono correlati?

Nei minuti immediatamente successivi alla notizia dell’attentato, Bitcoin ha avuto un piccolo calo. Tuttavia, nelle ore seguenti, man mano che le notizie e le immagini iniziavano a diffondersi, evidenziando come Trump non avesse subito gravi danni e fosse fuori pericolo, la regina delle criptovalute è tornata a ruggire, innescando un rally tutt’ora in corso. Proprio durante la scrittura di questo articolo BTC ha rotto con forza la soglia dei 64mila dollari, per poi tornare poco al di sotto ($63.978 nel momento in cui si scrive).

Tutto ciò ha determinato in molti osservatori la convinzione che tra Trump e Bitcoin esista una vera e propria correlazione. A nostro giudizio è ben più sensato parlare di similitudini e parallelismi, ma anche di promesse elettorali che potrebbero rivelarsi a dir poco esagerate tra qualche mese, lasciando tanti investitori con il cosiddetto cerino in mano.

Da dove arriva “Crypto Trump” e quanto ha pesato effettivamente nella risalita di Bitcoin

Quel che è certo è che Donald Trump sta cercando di fornire risposte a un bacino di investitori e potenziali elettori profondamente delusi dal trattamento ricevuto dalla SEC e dall’amministrazione Biden nel corso degli ultimi 4 anni. Di conseguenza, l’ipotesi di una sua rielezione stuzzica – e continuerà a farlo almeno fino a novembre – le fantasie dei crypto massimalisti più o meno autorevoli in tutto il mondo. Ma ciò non basta per parlare di correlazione. La risalita di Bitcoin era infatti iniziata ben prima dell’attentato a Trump, con diversi parametri tecnici che da giorni facevano ben sperare gli analisti.

Su tutti il Crypto Fear and Greed, tornato finalmente in area neutrale, con 57/100. Nei giorni scorsi questo parametro chiave aveva toccato valori bassissimi, sino a 36/100, che nel 2024 non si erano ancora mai visti. A rinfocolare l’ottimismo anche i numeri emersi dai movimenti delle whales dell’ultimo mese, che hanno evidenziato come i grandi investitori approfittino sistematicamente di ogni calo del prezzo per accumulare nuove riserve di Bitcoin.

Sta per ripartire il bull market?

E sono proprio le riserve di Bitcoin sugli exchange, attualmente ai minimi annuali, a rappresentare un ulteriore elemento rialzista. Ci sono poi le buone notizie sull’inflazione americana. Ultimo – ma non meno importante – è l’elemento conseguente all’effettiva attivazione degli ETF Spot su Ethereum, che dovrebbe partire a giorni. Nonostante le stime sugli in-flow che potrebbero arrivare siano state in parte ridimensionate, e difficilmente questi strumenti potranno attirare capitali analoghi a quelli degli ETF Bitcoin approvati a gennaio, si tratta comunque di un evento epocale per tutto il settore delle criptovalute, che non potrà far altro che contribuire ad incrementare ulteriormente la domanda.

Fonte dati: CoinMarketCap

Lascia un commento