Elon Musk deve misurarsi con una nuova perdita a causa di un problema con le partecipazioni di Tesla. In questo scenario parliamo di 440 milioni in rosso che segnano il primo disastroso affondo per il nuovo trimestre del 2022. In tutto questo le whale continuano a scaricare lasciando poco spazio all’immaginazione circa le conseguenze che si verificheranno nell’immediato. Siamo dunque di fronte ad un crollo che secondo gli analisti non poteva essere previsto data l’imprevedibilità dell’attuale scena economica globale.
Le criptovalute di Tesla circondate da una pesante pressione di vendita
Analizzando attentamente le fluttuazioni del mercato abbiamo scoperto che il prezzo dei BTC fa molta fatica a resistere agli affondi dei ribassisti. In tal senso è precipitato ancora sotto i 20.000$, spingendo Tesla ad una svalutazione in piena regola che si attesta sui 440 milioni di dollari sulle partecipazioni in BTC. Si tratta di un crollo sistematico che ora mina dall’interno la capacità di investimento dei trader interessati. Se lo scorso anno Musk aveva intascato con le crypto di Tesla 1,5 miliardi di dollari, quest’anno la sfida si è trasformata in una perdita a causa della caduta generale delle criptovalute.
In siffatto contesto un ruolo chiave lo hanno assunto le whale che ora si trovano a depositare altri BTC negli scambi con lo scopo di incrementare la pressione di vendita. In tali condizioni le partecipazioni in Bitcoin stanno portando ad una svalutazione della quota di Tesla che ora rischia di perdere completamente il controllo nel mercato digitale. A ciò si aggiungono previsioni al ribasso per le crytpo di Musk pronto ad affrontare questa devastante disfatta.
Su questa lunghezza d’onda Tesla si prepara a registrare un deterioramento delle partecipazioni in Bitcoin dato che oramai c’è ben poco da fare per riscattare la loro posizione. Il prezzo è sceso oltre la soglia cruciale, toccando il minimo di 18 mesi. Si tratta di una cattivissima notizia per Tesla che dopo l’exploit dello scorso anno aveva acquistato $ 1,5 miliardi di Bitcoin. Di conseguenza sembra che niente possa fermare il crollo della società che si sta dirigendo verso una svalutazione. Una buona parte delle riserve di Tesla sono state trasformate in criptovaluta, ma questa decisione in apparenza propositiva gli si è ritorta contro, innescando una pressione incredibile. Stiamo parlando di un cambio di scenario impressionante considerando che fino a 3 mesi fa il valore delle partecipazioni di Tesla in Bitcoin era di 1,26 miliardi di dollari. In pratica non poteva registrare effettivamente quei guadagni sui suoi investimenti, poiché non erano stati realizzati, da lì è partita la pratica di svalutazione.
Concludendo ora le partecipazioni valgono circa $ 820,8 milioni, tenendo conto del crollo del prezzo di Bitcoin che si è attestato al livello di $ 19.000. A queste condizioni è possibile che alla fine dei conti Tesla di Elon Musk registri una svalutazione delle sue partecipazioni in Bitcoin ma con un margine di intervento e quindi usando questo nuovo scenario come molla per un riscatto. Onestamente il mercato attuale è così frammentato da poter pensare che un crollo del genere possa essere usato come esca. Gli investitori ora cercano certezze e fiutano solo affari nelle zone di stabilità.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.