L’avanzata rialzista di Arbitrum favorita dall’hard fork supportato dalla community

La community di Arbitrum si espressa circa la recente proposta di favorire l’hard fork. Di conseguenza ora gli investitori possono gettarsi alle spalle il ribasso di quasi il 4% registrato nelle ultime 24 ore prima di riprendersi e attestarsi a 1,091 dollari. La proposta di hard fork Arbitrum ha ricevuto il 99,84% di voti favorevoli, con 168 milioni di ARB su 50.000 voti. Questo vuol dire che il token si prepara ad una stagione d’oro a fronte di una serie di miglioramenti, incluso il supporto per l’aggiornamento EVM Shanghai.

Il prezzo di Arbitrum ha superato le aspettative poiché l’altcoin è riuscito a limitare i danni

I rialzisti di Arbitrum sono riusciti ad evitare il peggio contrastando efficacemente i venti contrari al suo riscatto. Nella sostanza hanno avuto ragione una parte degli analisti che da tempo sostenevano l’ARB si sarebbe rafforzato in seguito al risultato della proposta di dividere sostanzialmente la catena. In tal senso la community ha recentemente concluso la votazione sulla proposta di hard fork della rete al fine di introdurre una serie di miglioramenti alla catena.

A tal proposito l’Arbitrum Improvement Proposal (AIP) ha ricevuto oltre 50.000 voti, di cui il 99,84% era favorevole all’esecuzione della proposta. Di conseguenza è stata ufficializzata l’approvazione dell’hard fork che ora si rivela molto importante per far avanzare la catena poiché includerebbe il supporto per l’aggiornamento EVM Shanghai e il codice operativo PUSH0. Inoltre, l’aggiornamento implementerebbe anche soluzioni riparabili, che garantirebbero l’utilizzo corretto sia delle tariffe dell’infrastruttura che quelle della rete.

Anche se il valore del token nativo ARB non è cambiato molto dopo la conclusione delle votazioni, c’è ancora la possibilità che il prezzo di Arbitrum aumenti una volta che l’hard fork sarà operativo. Infatti si tratta comunque di un ottimo esito considerando come era andato il token nel corso della settimana. La perdita di quasi il 4% ora appare un ostacolo superabile. In realtà è la community a chiederlo dopo un periodo piuttosto buio tra oscillazioni e cadute libere verso il basso.

Nelle ultime ore poi il prezzo ha iniziato a cambiare direzione mantenendo la sua presenza al di sopra della soglia di $ 1.000, che è stata brevemente invalidata. Scambiato a $ 1,091 al momento della stesura di questo articolo, l’ARB è scivolato di quasi il 4% durante le ore di negoziazione intraday prima di riprendersi. Ora però la decisione della community può cambiare tutto con una rinnovata fiducia da parte del mercato. Infatti se guardiamo a quello che è successo lunedì e cioè quando il prezzo dell’Arbitrum è crollato di oltre il 6% per poi riprendersi subito dopo segnando un calo dello 0,59% in 24 ore, risulta comprensibile l’entusiasmo degli investitori che sanno di poter contare su un token dalla comprovata resilienza. Infatti se osserviamo gli indicatori e cioè sia il Relative Strength Index (RSI) che il Moving Average Convergence Divergence (MACD) mostrano entrambi un andamento rialzista.

Questo sentimento è cruciale nel spingere il prezzo dell’Arbitrum oltre $ 1,100, che, trasformato in un livello di supporto, consentirebbe un aumento fino al massimo di $ 1,190. Per ora gli investitori preferiscono continuare a spingere l’asset verso l’alto. I tempi sono maturi per un riscatto.

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