Il prezzo LINK rischia di subire una correzione a causa di un divergenza ribassista

Dall’inizio di ottobre abbiamo visto ben 200 indirizzi dell’ecosistema Chainlink hanno raccogliere 40,18 milioni di token LINK a loro volta accumulati da investitori con portafogli di grandi dimensioni favorendo il prezzo dell’altcoin che è arrivato quasi a raddoppiare. Ora però rischia di subire una correzione a causa della divergenza ribassista nei parametri a catena. Di conseguenza LINK è passato da una tendenza rialzista iniziata a settembre ad una discesa del 2% nel corso della giornata.

News LINK: esiste la probabilità di un ulteriore calo del prezzo dell’altcoin nel breve termine

Guai in vista per i possessori di LINK dato che nelle ultime ore è diventato evidente il calo del suo prezzo di riferimento con la possibilità di scendere ancora più in basso. Di contro i rally previsti fino a questo momento non hanno molto valore considerando la prossima ondata ribassista. Su questa lunghezza d’onda è possibile che gli indirizzi dei portafogli di grandi dimensioni di Chainlink potrebbero perdere le loro partecipazioni

Basti pensare che il duecentesimo portafoglio più grande di Chainlink contiene 40,18 milioni di token LINK, per un valore di 570,15 milioni di dollari al prezzo attuale di 14,19 dollari. Alcuni analisti hanno notato che dopo l’accumulo da parte delle whale di LINK, il prezzo dell’asset è aumentato del 125% in un periodo di 25 giorni, spingendo il prezzo da $ 7,40 a $ 14,60, con un guadagno del 94,6%. In questo scenario si comprendere il motivo che ha portato il token a raddoppiare con i portafogli che detengono i token Chainlink che non hanno ancora versato le loro partecipazioni o intrapreso prese di profitto.

Il saldo dei token LINK di questi indirizzi di portafoglio è rimasto elevato dal 17 ottobre, indicando una maggiore possibilità di un evento di presa di profitto nel prossimo futuro. Quando le whale di LINK perderanno le loro partecipazioni e registrano profitti non realizzati, la pressione di vendita su Chainlink potrebbe spingere il prezzo dell’asset più in basso. Ecco perché le metriche on-chain, gli indirizzi attivi e i profitti/perdite realizzati dalla rete supportano lo scenario ribassista. Sebbene il prezzo di LINK sia quasi raddoppiato in un arco di tempo di 25 giorni, gli indirizzi attivi non sono aumentati di conseguenza, rivelando una divergenza ribassista sottostante in LINK.

Lo scenario finora raffigurato è un banco di prova importante per i rialzisti di LINK che sono sul punto di crollare a fronte di una pressione particolarmente forte da parte dei ribassisti che non intendono mollare la presa. Di conseguenza la contromossa messa a punto per contrastare il ribasso rischia di arenarsi. L’asset rischia seriamente di perdere tutto ciò che di buono aveva costruito fino a questo momento. La correzione prevista non solo dovrebbe spingerlo verso il fondo ma svalutare i suoi massimi. Ecco perché c’è molta apprensione da parte da parte dei possessori LINK che erano ritornati sul campo dopo gli ultimi accadimenti chiave.

Concludendo LINK sta gettando le basi per una nuova direzione sul mercato digitale ma che rischia ora di essere messa nuovamente in discussione. I rialzisti aspettano mentre i ribassisti continuano la loro pressione. Arrivati a questo punto LINK riuscirà a riscattarsi?

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