I Bitcoin scendono sotto i 28.000 dollari in seguito alle prese di profitto

La recente discesa dei Bitcoin che sono praticamente scivolati sotto i 28.000 dollari in seguito alle prese di profitto sta facendo scricchiolare la fiducia degli investitori che avevano ripreso a fomentare una dinamica rialzista. Così ora ci troviamo con una situazione inedita poiché le prese di profitto e il cambiamento dei parametri a catena hanno smorzato la continuazione dei rialzi dei prezzi. In siffatto contesto si teme che la rinnovata fiducia degli utenti possa essere nuovamente spazzata via.

I BTC sono stati scambiati sotto i 27.600$

Nelle ultime ore abbiamo visto un ridimensionamento della corsa dei BTC che sono scivolati al di sotto della recente soglia rialzista. A peggiorare la situazione si sono messe alcune altcoin che hanno seguito la sua caduta. Infatti Ether (ETH) è crollato del 3,5% in un primo giorno triste di scambi di ETF futures ETH nell’XRP statunitense, mentre BNB di BNB Chain è crollato del 2,7%, mentre dogecoin (DOGE) e TRX della rete Tron sono crollati fino al 4% .

Si tratta di un crollo a catena che ora mira a rivoluzionare la presenza dei ribassisti sul mercato. Di contro però abbiamo anche visto i token RLB di Rollbit aumentare dell’8%, continuando una corsa di più giorni in mezzo all’aumento della domanda di token e dei ricavi della piattaforma, ma è il CoinDesk Market Index (CMI) ad interessarci considerato da più parti un ampio indice ponderato di centinaia di token, è sceso del 3%, indicando di fatto prese di profitto su tutta la linea.

Onestamente non ci aspettavamo questo cambio di rotta soprattutto dopo che lunedì i mercati delle criptovalute erano aumentati grazie all’ottimismo dell’ETF che alcuni trader speravano avrebbe portato rinnovamento, interesse e capitale in un ambiente altrimenti tiepido. Alcuni hanno addirittura sottolineato la storica stagionalità dell’impennata dei prezzi nel mese di ottobre, con l’obiettivo di ripetere l’inspiegabile coincidenza. Purtroppo però questa simile prospettiva è fallita, perché la realtà è ben diversa.

Tutti sanno che Ottobre è in genere un buon mese anche per il mercato delle criptovalute. In effetti, è soprannominato “uptober” dagli addetti ai lavori del mercato. Solo due volte dal 2013 Bitcoin ha chiuso in perdita in ottobre e, si spera, quest’anno si vedrà una continuazione di questa tendenza, anche se al momento c’è stata questa pesante battuta d’arresto. Di contro chi ha sempre creduto nel rally deve muoversi più lentamente perché sulla base di possibili nuove informazioni sui mercati delle criptovalute è probabile che l’andamento sia troppo altalenante per ripetere il rialzo continuativo.

Altrove, gli analisti di Bitfinex hanno affermato in una nota settimanale che gli investitori a lungo termine continuano ad aumentare le loro partecipazioni, stimolando la domanda. Sappiamo perfettamente che l’attività on-chain per Bitcoin ha raggiunto livelli record in termini di nuovi indirizzi, ma ciò che risalta è che questa attività coinvolge prevalentemente l’offerta di detentori a breve termine. Questo permette all’offerta detenuta dai detentori a lungo termine di continuare a raggiungere nuovi picchi mentre i detentori a breve termine stanno decisamente vendendo. La volatilità potrebbe presto ritornare alla ribalta nel settore delle criptovalute, potenzialmente verso il rialzo, ma resta chiaro che è comunque un problema da risolvere.

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