Le whale di LINK continuano la loro corsa all’accumulo

I possessori di Chainlink sono consapevoli della corsa delle whale all’accumulo dopo il rally del 40% di LINK durante il quale ha mostrato chiaramente la sua volontà di risalire senza mai fermarsi. In questo scenario le whale che detengono da 10.000 a 1.000.000 di LINK continuano a raccogliere token LINK dopo aver intuito la forte ripresa. Tenendo bene a mente che il token Oracle potrebbe vedere un potenziale calo se i detentori decidessero di incassare i profitti non realizzati.

Il prezzo di LINK riprende la corsa grazie alle whale

Come abbiamo visto il prezzo di Chainlink (LINK) ha toccato il fondo all’inizio di settembre innescando poi un massiccio rally che è ancora in corso. Quello che però è saltato all’occhio è il fatto che i segnali di accumulo da parte delle whale sono arrivati in maniera poderosa prima che iniziasse questo trend rialzista, ma nonostante questo rally prolungato, questi investitori stanno ancora raccogliendo token LINK.

Per adesso infatti le whale di Chainlink restano occupate dopo aver iniziato ad aggiungere LINK alle loro partecipazioni il 30 agosto. Nello specifico, i portafogli che contenevano da 10.000 a 100.000 LINK hanno iniziato a gonfiarsi. Subito dopo, i portafogli contenenti da 100.000 a 1.000.000 di token LINK hanno seguito l’esempio. Ecco perché la situazione sembra aver cambiato la sua direzione soprattutto considerando quello che è successo tra il 17 e il 30 settembre, e cioè quando il patrimonio delle whale del secondo gruppo è passato da 78,3 milioni a 82,5 milioni di token LINK, segnalando un massiccio aumento del loro accumulo.

Così mentre le whale di Chainlink hanno continuano ad accumulare a lungo termine, gli investitori hanno cercato di muoversi con cautela per ciò che concerne le loro transazioni a breve termine. A tal proposito secondo l’indicatore MVRV (Market Value to Realised Value) i profitti degli investitori che hanno acquistato LINK nell’ultimo mese ammontano a un profitto del 19%. Un dato che non bisogna in alcun modo sottovalutare se vogliamo analizzare lo scenario nella sua totalità.

Per intenderci negli ultimi anni, il prezzo di LINK ha raggiunto diversi vicoli ciechi quando l’MVRV era compreso tra il 14% e il 20%. Poiché i detentori a breve termine siedono su profitti non realizzati, è probabile la possibilità di un altro prelievo.  Anche se il ritiro potrebbe essere lieve, gli investitori devono essere cauti nei confronti di una correzione prolungata ma profonda. In siffatto contesto bisogna capire che è grazie all’attività delle whale che il token ha ripreso fiducia negli investimenti dei suoi possessori che hanno così impostato un nuovo ciclo.

A tal proposito guardano ai dati percentuali del mercato scopriamo che il prezzo di LINK è aumentato del 40% negli ultimi 18 giorni e non mostra segni di rallentamento. Questo vuol dire che ha tutti i numeri per ripartire e impostare la sua nuova dinamica rialzista. Infatti una continuazione del trend rialzista potrebbe vedere l’altcoin superare l’ostacolo di 8,45 dollari. In un caso altamente rialzista addirittura potrebbe raccogliere la liquidità buy-side che resta sopra i 9,64 dollari. In ogni caso sembra lontana la pressione dei ribassisti che ora non riescono più a trovare un reale sbocco.

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