La filiale europea di FTX resta senza acquirenti

E’ stata una settimana concitata per la filiale europea di FTX dato che Coinbase, Crypto.com e la società di criptovaluta Trek Labs hanno fatto del loro meglio per acquisirla ma senza riuscirci. Coinbase ha fallito due volte nel suo intento, l’ultimo tentativo è avvenuto questo mese, poiché l’attività di derivati ​​di FTX Europe operava con una licenza cipriota con gli scambi che stanno cercando di metterci le mani sopra per espandere la propria attività.

L’exchange in bancarotta FTX è ancora un obiettivo per molti trader

È quasi passato un anno da quando FTX è fallita scuotendo pesantemente il mercato nel profondo. Tuttavia, l’exchange non era un’entità unica poiché si era ramificato in diverse parti del mondo. Anche se oggi l’exchange in bancarotta potrebbe non valere tanto per altre aziende, alcune delle sue parti potrebbero essere motivo di diatriba. Nello specifico Coinbase sta facendo di tutto per comprare la sua filiale europea ma senza riuscire nel suo intento. Su questa lunghezza d’onda secondo alcuni analisti l’exchange di criptovalute più grande al mondo aveva messo gli occhi sulla filiale europea di FTX subito dopo il crollo di quest’ultima. Coinbase ha persino fatto del suo meglio per acquisire la filiale europea dell’exchange Kaput due volte negli ultimi dieci mesi, la prima subito dopo il fallimento di FTX nel novembre 2022 e la seconda questo mese.

Il problema è che almeno in questa fase ha avuto molti ostacoli sul suo cammino, perché non era solo nella corsa, dato che anche altre aziende come Crypto.com e Trek Labs erano interessate all’acquisizione di FTX Europe. La scadenza per lo scambio di 400 milioni di dollari è ora fissata per il 25 settembre. Probabilmente uno dei motivi principali alla base dell’elevata domanda per lo scambio è il fatto che viene fornito con una licenza di Cipro. Operare con questa licenza rendeva valida l’operazione dei suoi prodotti derivati.

Per coloro che sono a digiuno di alcuni tecnicismi è giusto ricordare che il trading di derivati ​​è uno dei pochi mercati fiorenti del settore delle criptovalute, nonostante le attuali condizioni dello spazio. Pertanto, gli scambi che desiderano espandere la propria attività sarebbero in grado di generare entrate molto più elevate se possono fare affidamento su una società solida. Ovviamente questi movimenti stanno creando molta aspettativa nel mercato soprattutto nel momento in cui non viene finalizzato l’accordo. Per ora FTX è potenzialmente pronta a vendere i propri asset poiché i debitori, ai quali l’exchange in fallimento deve oltre 9 miliardi di dollari, hanno ricevuto il permesso del tribunale di vendere gli asset detenuti sotto il nome di FTX.

Su questa lunghezza d’onda risulta molto interessante un’analisi fatta dagli esperti sul fatto che il FUD relativo all’impatto ribassista di questa vendita ha suscitato alcune obiezioni da parte degli investitori. Tuttavia misure di salvaguardia come la vendita graduale e controllata garantirebbero che il mercato non crolli a causa dell’improvvisa inondazione di criptovalute. A questo punto bisogna scoprire se Coinbase alla fine riuscirà a strappare FTX alla concorrenza prima che il piatto sul mercato diventi appetibile per tutti.

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