Mozione FTX: a rischio il piano di rimborso per i creditori

C’è molto fermento nel sistema digitale finanziario in merito alla decisione del giudice sul caso relativo all’exchange FTX. In tal senso la mozione in bancarotta  di vendere e coprire gli asset crittografici in valuta fiat è prevista per un’udienza in tribunale il 13 settembre. Fino a quel momento la situazione potrebbe diventare incandescente tra accuse e speculazioni.

I creditori di FTX riusciranno a recuperare le perdite dopo il fallimento?

Il timore degli analisti è che questa mozione possa in qualche modo distruggere il piano di rimborso previsto nell’udienza. Per ora sappiamo solo che l’ufficio fiduciario americano del Dipartimento di Giustizia che sta supervisionando la condotta delle parti coinvolte nel fallimento si è opposto alla mozione di FTX, citando una violazione di una regola.  In tutto questo a farne le spese sono i creditori di FTX che aspettano di sapere se riusciranno a recuperare le perdite laddove una sentenza sulla mozione di recupero degli asset crittografici per un valore di oltre 3 miliardi di dollari andrebbe a colmare l’enorme vuoto operativo. Il problema è capire quanta considerazione conservi ancora FTX per riuscire ad influenzare la causa.

Al di là però di quello che si possa pensare la mozione dell’exchange FTX per convertire le risorse crittografiche in fiat sarà comunque ascoltata. Stiamo parlando di quella che è stata presentata il 23 agosto da parte della piattaforma di trading di criptovalute delineando il suo piano per convertire gli asset digitali detenuti dall’azienda in fiat, per sanare i creditori. Le buone intenzioni sembrano però tradire una certa difficoltà nel compensare le perdite.

Da qui nasce la preoccupazione dei creditori. Leggendo i documenti resi disponibili dal tribunale del riesame emerge un dato di fatto: il piano è stato contrastato attraverso una motivazione che afferma una irregolarità da parte della piattaforma di trading di criptovalute. La violazione di cui si parla è ad un livello locale (4001-2). Questa clausola è un requisito applicabile alle regole per tutte le garanzie in contanti e le richieste di finanziamento ai sensi delle sezioni 363 e 364 del Codice fallimentare statunitense.

A questo punto è molto probabile che il piano di FTX di convertire le sue criptovalute in fiat e guadagnare tramite staking o trading, possa essere annullato finendo per scoraggiare i creditori che aspettavano una compensazione. Si tratta di un passaggio molto delicato ma che potrebbe mandare in fumo mesi di contrattazioni e di compromessi.

Su questa lunghezza d’onda si teme che questa applicazione precisa del regolamento finisca per danneggiare i soli creditori che aspettavano con grande impazienza la decisione della corte che aveva fissato un’udienza per il 13 settembre per la mozione di FTX del 23 agosto. La decisione della corte sulla mozione potrebbe creare o distruggere il piano dell’exchange SBF di pagare i suoi creditori in valute fiat.

Gli scenari possibili sono diversi a patto che la corte prenda in esame anche altri fattori come l’aspettativa dei creditori di recuperare almeno in parte quanto perso. Il timore è che la scure di FTX finisca per danneggiare ulteriormente i suoi possessori negandogli quello che gli spetta di diritto.

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