I BTC sfiorano i $ 30.000 – I dati sull’inflazione sono inferiori alle attese

Secondo gli analisti quello che sta capitando al prezzo dei BTC è una conseguenza dei dati sull’inflazione degli Stati Uniti dato che sono stati inferiori alle aspettative spingendo il loro valore a sfiorare il livello di $ 30.000 con una variazione dell’indice dei prezzi al consumo che è stata del 3,2% su base annua. La lettura è stata così inferiore alle aspettative del mercato del 3,3%, per questo motivo abbiamo avuto uno scenario molto diverso da quello che tutti si aspettavano.

La Fed americana sta avendo un ruolo chiave negli effetti sull’inflazione?

Per gli analisti l’inflazione può essere un dato positivo perché solitamente fa aumentare il valore dei BTC, anche se però la situazione attuale è molto diversa con la Fed americana che ora sta riducendo la liquidità favorendo un impatto di differente portata. D’altronde l’indice dei prezzi al consumo (CPI) che solitamente viene visto come un indicatore chiave è considerato una misura dell’inflazione perché in un modo o nell’altro influenza ampiamente le dinamiche del dollaro USA aiutando gli operatori di mercato a prevedere la direzione in cui si stanno dirigendo gli asset di rischio come per esempio i BTC.

Per capire meglio l’impatto sul mercato va ricordato che con inflazione si intende la misura dell’aumento del prezzo di un paniere rappresentativo di beni e servizi, ovviamente si vanno ad escludere elementi più volatili come cibo e carburante che possono fluttuare a causa di fattori geopolitici e stagionali. Di conseguenza la cifra su cui si concentrano gli economisti è collegata ad livello mirato dalle banche centrali, che hanno il compito di mantenere l’inflazione a un livello gestibile, di solito intorno al 2%.

Ad oggi sappiamo che Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha registrato un aumento dell’inflazione del 3,2% su base annua. Si tratta di un dato leggermente inferiore alle aspettative del mercato del 3,3% con l’impatto sul prezzo di Bitcoin che è ora in gran parte incerto. Di conseguenza è molto probabile che i trader di Bitcoin aumenteranno la loro esposizione agli asset a rischio con i dati CPI degli Stati Uniti leggermente al di sotto del consenso. Per questo motivo c’è ampio spazio per la Federal Reserve introducendo una volatilità al ribasso per gli asset rischiosi.

Ora dato il picco registrato del volume sociale dei BTC nelle ultime settimane, è possibile che più trader raccolgano BTC a prezzi scontati per segnalare una ripresa del prezzo della criptovaluta. Inoltre sarà sotto osservazione il CPI che resta una delle misure di inflazione più utilizzate dopo che la Federal Reserve ha dimostrato efficacia nel ridurre la liquidità nel sistema. Di conseguenza il prezzo di BTC è andato automaticamente al di sotto dei $ 30.000 dopo il rilascio dei dati di riferimento.

Concludendo se l’inflazione ha portato i Bitcoin ai suoi massimi storici in precedenza dato che sono saliti al livello di $ 65.000 durante il periodo di espansione della politica monetaria della Fed nel 2021, è molto probabile che anche questa volta un costante aumento dell’inflazione possa favorire un ritorno di BTC attraverso un massiccio aumento dei prezzi innescando una molla esplosiva verso l’alto.

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