Caos Silicon Valley Bank: gli investitori corrono ai ripari | Circle protegge la sua community

Gli effetti della crisi legata all’attività della Silicon Valley Bank si iniziano a farsi sentire con una serie di conseguenze immediate nel settore. In questo scenario i protagonisti del mercato delle criptovalute sono in fermento con lo scopo di proteggere i loro wallet. Ecco allora l’iniziativa del CEO Jeremy Allaire di Circle che è stato in grado di accedere ai suoi 3,3 miliardi di dollari di fondi detenuti presso la fallita banca. Si tratta di una favorevole mossa dato che i fondi erano temporaneamente bloccati facendogli perdere quote di mercato a favore del rivale USDT.

Gli effetti sul mercato digitale della crisi della Silicon Valley Bank

Secondo gli addetti del settore anche se si è verificato una stabilizzazione per la stablecoin, i rimborsi di massa di USDC hanno portato al calo della capitalizzazione di mercato innescando un sentiment negativo difficile da colmare. E’ in questo scenario piuttosto dinamico che è intervenuto il CEO e co-fondatore di Circle, Jeremy Allaire, che ha praticamente spiegato alla sua community di essere riuscito a recuperare i 3,3 miliardi di dollari detenuti presso la fallita Silicon Valley Bank.

In questo modo gli investitori di Circle hanno tirato un sospiro di sollievo dopo aver scoperto la loro quota è stata facilmente recuperata. In tal senso il video di Allaire con Bloomberg Markets pubblicato nella giornata di ieri ha fatto il giro del web e ha dato agli investitori una nuova speranza. Diciamo che la situazione ora si è stabilizzata in seguito alla notizia che la nota banca era crollata con 3,3 miliardi di dollari di liquidità di Circle intrappolati. E’ stato per questo che la stablecoin della società USD Coin ( USDC ) si è brevemente sganciata dal dollaro.

Su questa lunghezza d’onda si spiega l’avaria delle whale delle criptovalute che hanno registrato gravi perdite per finire innescando una serie di fughe di capitali per proteggere i loro beni rimanenti. Di conseguenza il contesto nel quale stanno operando è particolarmente fragile favorendo l’apertura ad alternative con lo scopo di contenere le perdite attive. Di questo passo c’è il forte rischio che gli utenti finiscano per ridurre il loro budget di partenza per evitare ulteriori scossoni al proprio portafoglio.

Sul piano analitico è molto importante capire cosa sta succedendo parallelamente con il rivale del settore USDC Tether che ha registrato un notevole aumento della capitalizzazione di mercato nelle ultime 24 ore. In tal senso come conseguenza è arrivato a raccogliere un guadagno dell’1% a $ 73,03 miliardi dopo che in pratica la base è finita per copiare token USDT da $ 2 miliardi anticipando la domanda futura. Si tratta di un passaggio da non sottovalutare per meglio comprendere le dinamiche operative di questa fase sul mercato.

In pratica è stato coniato sulle blockchain di Ethereum e TRON catapultando la capitalizzazione di mercato di Tether del 3,5% da $ 72,1 miliardi a $ 74,6 miliardi tra il 12 e il 14 marzo. Un movimento che aspira a risolvere molte questioni aperte favorendo agli investitori un intervento più libero e meno vincolato dai ribassi. Basti pensare che in pochi giorni la capitalizzazione di mercato è balzata di $ 7 miliardi dall’inizio del 2023.

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