Buone notizie per le criptovalute nel mercato asiatico. L’inattesa novità arriva dal Giappone che potrebbe a breve revocare il divieto di circolazione di USDT Tether e USDC, riconoscendo ufficialmente le stablecoin aprendo ai sistemi finanziari di carattere digitale. Si tratta di un passaggio significativo per il settore crypto che di fatto potrebbe portare ad un’implementazione nell’economia tradizionale. Questa rivoluzione sul campo è accompagnata però da un quadro legale ben delineato per le stablecoin, favorendo trasparenza e sicurezza per tutti gli investitori. Come recepirà il mercato questo importante cambiamento?
Il Giappone apre ufficialmente alla regolarizzazione del sistema crypto
L’interessante progetto teso a supportare le stablecoin attraverso lo yen giapponese per consentire ai titolari di utilizzarli al valore nominale sta entusiasmando i mercati. Questo esito legato alla possibilità di revocare il divieto di circolazione di stablecoin come USDT Tether e USDC potrebbe cambiare nell’immediato il volto dell’andamento delle cripto, complice un disegno di legge che riconosce le stablecoin come moneta digitale. D’altronde il Giappone è riconosciuto per essere stato il primo Paese a stabilire un quadro legale per le stablecoin. In tal senso le condizioni sono ottime per iniziare a favorire una narrativa rialzista nel mercato.
In questo scenario revocando il divieto imposto alle stablecoin emesse all’estero si va a delineare un nuovo approccio che porterà a fissare un limite di rimessa a 1 milione di yen, circa $ 7.500 per transazione, laddove ogni singolo scambio sarà valutato dalla Japan Virtual and Crypto asset Exchange Association [JVCEA]. Da qui una serie di conseguenze immediate con l’autorizzazione di circa 50 criptovalute nel commercio in Giappone. Tenendo bene a mente che si potranno elencare nuovi token entro 30 giorni dalla presentazione del loro piano di quotazione alla JVCEA.
Su questa lunghezza d’onda l’augurio è che questa nuova misura possa rivitalizzare in qualche modo mercato giapponese delle criptovalute alimentando una forte aspettativa negli investitori pronti a raccogliere i primi profitti di questo rivoluzionario passaggio. In tal senso c’è chi ritiene che questa mossa del Giappone possa rendere il Paese un hub crittografico. Lo sa bene la Japanese Financial Services Agency che revocando il divieto di stablecoin favorisce la fruizione per Banche, fornitori di servizi di trasferimento di fondi e società fiduciarie di stablecoin garantite dallo yen giapponese o da altre valute fiat.
Secondo gli analisti del settore si tratta di un evento che avrà delle conseguenze forti nel mercato. Stiamo parlando di una rinnovata fiducia verso i sistemi digitali innescando un sentiment positivo che potrebbe avere un effetto domino per le altre cripto. Gli ultimi passaggi sono in fase di esecuzione con la FSA che incaricherà i distributori di stablecoin di registrare le informazioni come misura antiriciclaggio. Se a ciò aggiungiamo il palese interesse da parte del governo giapponese per l’espansione nello spazio NFT e il metaverso, allora risulta chiaro quale sia la vera e propria strategia finanziaria che intende adottare il Giappone in merito all’espansione del mercato delle criptovalute. A questo punto bisogna capire fin dove si dirigeranno i rialzisti di fronte a questa imminente possibilità che dovrebbe ravvivare il tenore delle contrattazioni.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.