Trading ETF: la guida

Uno dei capitoli più interessanti dell’attività di trading online è quello legato alla negoziazione degli ETF, che si rivela un sistema non solo vantaggioso sul piano remunerativo ma anche su quello pratico e funzionale. In tal senso bastano pochi accorgimenti e alcune nozioni di trading per capire quali sono le mosse da fare per far fruttare i propri investimenti.

Trading ETF

Di conseguenza se siete alle prime armi potete tranquillamente approcciarvi a questo meccanismo di contrattazione. A tal proposito in questa guida abbiamo preparato per voi una dettagliata descrizione nella quale abbiamo inserito i maggiori punti di forza di questo asset. Siamo sicuri che alla fine di questa lettura vorrete fin da subito giocare in borsa sfruttando i meriti degli ETF.

Trading ETF: la guida

Per imparare ad usare questo strumento è necessario capire prima di cosa si tratta. Per farla semplice possiamo affermare che gli ETF sono l’acronimo di Exchange Traded Fund, insomma dei particolari fondi che possiamo scegliere come punto di riferimento per le nostre contrattazioni. I vantaggi degli ETF sono molteplici: dalla possibilità di replicare le performance di un indice di riferimento alla opportuntità di negoziare le relative quote in borsa come le azioni. A ciò si aggiungono altri punti di forza più pratici come la riduzione di rischio per via della diversificazione ma anche la possibilità di andare a pagare i dividendi.

In questo scenario gli ETF con le loro relative quote si configurano come delle azioni di uno specifico fondo e quindi come un gruppo di titoli. Esse servono per applicare la strategia dell’emulazione e quindi si prestano al gioco della replicazione al meglio possibile delle performance di un indice di riferimento per ottenere il miglior risultato in tempi certi e sicuri. Un esempio pratico che possiamo fare per capire di cosa stiamo parlando sono i famosi ETF ISHARES EO STOXX 50.

Per replicare la loro performance di successo, i gestori del fondo lo colmano di titoli capace di raggiungere in egual modo le performance del benchmark, con una differenza nello scostamento del 2% (su base giornaliera). Con lo scopo di essere più chiari bisogna ricordare che ci sono alcuni ETF che procedono in modalità inversa e cioè andando a replicare il titolo ma in senso opposto come succede per quanto riguarda la leva.

Qual è l’obiettivo degli ETF?

Da questa scrupolosa descrizione risulta chiaro che la gestione dell’ETF ha un obiettivo specifico e sempre uguale, e cioè quello, come abbiamo visto, di replicare il più possibile l’indice di riferimento, e quindi il già citato benchmark. Questa operazione in cui si cerca di raggiungere l’indice replicato viene chiamata tecnicamente con il nome di ribilanciamento, un termine chiave che tornerà in maniera ricorrente nelle negoziazioni con gli ETF. In questo scenario in quelle circostanze in cui ci sono composizioni di ETF che raggruppano per definizione titoli azionari che di norma pagano i dividendi, succede che i relativi benefici sono poi distribuiti ai proprietari delle quote ETF.

Questo è in sostanza uno dei vantaggi primari di questo tipo di gestione degli asset, perchè prevede un guadagno automatico e ben sviluppato nel tempo. Cosi da un singolo passaggio fatto con l’obiettivo di replicare una performance ci troviamo con una serie di benefici immediati. A tal proposito per meglio strutturare i suoi vantaggi va ricordato che nella fase di analisi vanno distinti gli ETF a distribuzione che sono quelli che in sostanza vanno a pagare i dividendi e poi ci sono anche gli ETF ad accumulazione che sono molto importanti perchè vengono riutilizzati per essere investiti in quetso fondo.

Che cosa sono gli ETF strutturati e leveraged?

Come tutti gli asset anche gli ETF si presentano in diverse tipologie. Tra di esse si fanno notare quelli strutturati ma soprattutto i cosiddett leveraged. Vediamo con ordine la differenza tra questi due tipi di ETF. I primi e quindi i strutturati si attestano come degli strumenti di protezione piuttosto elaborati, non a caso sono impiegati per coloro che sono in grado di affrontare una gestione più complessa delle negoziazioni.

Inoltre essi si attestano come degli strumenti molto validi per la realizzazione di strategie d’investimento elaborate tra cui i buy-write o covered call. Senza dimenticare uno dei topos del loro schema azionario e cioè la possibilità di seguire una replica inversa dell’indice benchmark. Al contrario i secondi, e cioè gli ETF leveraged sono quelli che vengono applicati alla leva, laddove il loro scopo è replicare la performance non della benchmark ma di un suo multiplo.

Come si negoziano gli ETF?

Per negoziare gli ETF quello che dobbiamo fare è pensare a loro come se fossero delle azioni e quindi possiamo facilmente scambiarli in borsa. In questo modo troviamo un immediato fattore di differenziazione dai fondi comuni d’investimento che invece come sappiamo possono ottenere una buona valutazione solo alla fine sessione giornaliera. Al contrario la negoziazione degli ETF è costante e continuativa, non si ferma, come succede per quella delle azioni. Ciò si traduce in una variazione del loro valore in merito alla quotazione associata.

Essi variano continuamente durante tutta la fase di contrattazione giornaliera. Un lavoro in progress che consente varie fasi di risalita poter ottenere il massimo vantaggio sul piano funzionale. Sarà poi la società di gestione dell’ETF a a riportare in maniera continuativa la quota del fondo al livello dell’indice di riferimento, tenendo bene a mente che lo scostamento dall’indice non deve mai superare il 2%. In siffatto contesto il trading online diventa non solo un gioco da ragazzi ma anche molto stimolante per coloro che se la sentono di affrontare grandi sfide.

Su questa lunghezza d’onda quello che emerge subito è il pacchetto dei suoi vantaggi con bassi costi di gestione di commissioni da non sottovalutare. In quest’ottica essi si pongono come tra i più sicuri tra i vari fondi d’investimento possibili, questo perchè al patrimonio degli ETF è garantito un lavoro autonomo dato che la loro gestione si rivela completamente separata da quello dell’emittente.

Come si fa trading su ETF?

Arrivati a questo punto in cui conosciamo teoricamente i vantaggi degli ETF possiamo tranquillamente affrontare la questione pratica e cioè quella legata all’effettivo trading online con questo vantaggioso strumento. Esso ci consente di effettuare le nostre negoziazione sia dal computer di casa o dell’ufficio o dal proprio dispositivo mobile a fronte del suo sistema versatile che può essere gestito da qualsiasi tipo di postazione.

Ciò è reso possibile dal fatto che gli ETF per essere impiegati si servono dei conosciuti CFD, che analogamente si attestano come degli strumenti finanziari che vanno a replicare l’andamento di altri strumenti finanziari, tra cui appunto gli ETF. A quel punto se vogliamo operare per ottenere il massimo beneficio dobbiamo necessariamente partire da una piattaforma di contrattazione che è quella gestita dal broker forex di riferimento dove andremo ad aprire il nostro conto online.

In questo contesto risulta chiaro il percorso di negoziazione che dobbiamo fare per far fruttare i nostri ETF, rinomati anche per le differenti varietà disponibili sul mercato e sui quali si può negoziare anche online con una serie di dinamiche interne a seconda delle nostre strategie personali. Tutto è chiaro? Allora che aspettate a fare il vostro gioco? Gli ETF sono una soluzione pratica e vantaggiosa per ottenere il massimo beneficio dal trading online.

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