Tesla: un’implementazione in DOGE da apripista

Un recente annuncio di Tesla ha letteralmente infiammato il mercato! Si tratta di un’implementazione che ha tutte le carte in regola per fare da apripista per le altre aziende. Stiamo parlando della possibilità di pagare in DOGE e dunque offrire l’opportunità di accettare pagamenti in Dogecoin con l’unico limite di non poter assicurare rimborsi per gli acquisti fatti con criptovalute. In siffatto contesto gli utenti sembrano molto interessati a questa interessante ricca di prospettiva.

Sull’onda del successo di DOGE, Tesla schiaccia il tasto dell’acceleratore con lo scopo di ampliare il raggio di intervento di questo meme-coin. Il risultato è immediato con un numero sempre più grande di adesioni e acquisti alla moneta. Ad alzare la posta in gioco per DOGECOIN è l’esclusiva dato che a sentire Musk, pare che al momento si accetteranno solo pagamenti DOGE innescando un meccanismo di corsa a questa specifica criptovaluta a discapito delle altre. Ecco perché è stata aggiunta la nota:”qualsiasi asset digitale diverso da Dogecoin inviato a Tesla non verrà restituito all’acquirente.”

Di contro tutti gli articoli che saranno acquistati con questo meme-coin saranno invece restituiti, cambiati o annullati laddove le vendite non effettuate tramite DOGE sono considerate definitive e quindi non rimborsabili come succede con l’asset di riferimento. In questo scenario dunque possiamo immaginare la reazione del creatore di Dogecoin, Billy Markus, che ha subito scritto un tweet per l’occasione: “Va bene comunità di Dogecoin, sapete cosa fare!”

Il suo invito ha raccolto milioni di adesioni con diversi membri della community che hanno al loro volta condiviso il loro acquisto con screenshot vari di ordini avvenuti con successo. Si tratta di una implementazione che ha innescato un sentiment molto positivo tra gli utenti facendo crescere la domanda e creando elevate correlazioni tra investitori e meme-coin. Questa notizia ha provocato ange un aumento del prezzo del 25% con una crescita di un ulteriore 18% non appena è diventata attiva e operativa.

Ovviamente questo endorsement unito a questa nuova funzione operativa se da un lato hanno spinto DOGE in vetta tra le preferenze degli investitori, dall’altro ha causato non pochi problemi ai BTC, che a lungo andare è stato definito una realtà finanziaria limitata e piena di vuoti normativi. Ecco perché Musk ha poi ribadito l’importanza di DOGE rispetto ai Bitcoin sul piano delle contrattazioni spiegando: “anche se è stato creato per scherzo, Dogecoin è più adatto per le transazioni.”

Concludendo la scelta di Tesla potrebbe spingere anche altre aziende ad operare in questo senso. La prova arriva da un recente sondaggio condotto da Visa in cui l’80% degli intervistati ha dichiarato che potrebbe nel corso del 2022 aprire a nuove forme di pagamento magari in criptovalute! Si tratta di una implementazione storica di cui sentiremo molto parlare nei prossimi giorni.

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