Tesla sospende i pagamenti in bitcoin

Musk sospende gli acquisti in Bitcoin delle auto Tesla

Elon Musk, cofondatore e capo dell’azienda statunitense Tesla, specializzata nella produzione di auto elettriche, pannelli fotovoltaici e di sistemi di stoccaggio energetico, ha annunciato di voler sospendere i pagamenti in Bitcoin delle sue automobili, preoccupato dall’aumento dell’utilizzo di combustibili fossili per il processo di “mining” di queste criptomonete. Questa decisione ha influito in termini di prezzo dei bitcoin stessi, che essendo diminuito del sedici percento, ha raggiunto il valore più basso negli ultimi mesi. Dopo poco tempo il prezzo ha però registrato un netto recupero, con una perdita complessiva che si aggira intorno all’undici percento rispetto al valore iniziale.

Tesla sospende i pagamenti in bitcoin

Il mining dei bitcoin è un processo digitale, di estrazione, con il quale si ottengono le criptovalute. E’ una procedura di verifica molto complessa, si tratta di una serie di calcoli basati su principi statistici e che vengono eseguiti sfruttando al massimo la potenza di calcolo di un computer o altri particolari strumenti usati per il medesimo scopo. Il mining è dunque utile al completamento dei processi che sono alla base delle criptomonete, un sistema di generazione della moneta molto sicuro e che non si concentra su un unico server.

Criptovalute a discapito dell’ambiente

La Tesla non solo sospende i pagamenti in Bitcoin, ma afferma inoltre di non avere più intenzione di vendere quelli che già possiede nel proprio portafoglio, una decisione che cambierà solo quando il mining utilizzerà più energia sostenibile durante i loro processi di estrazione di criptovalute.

D’altra parte è però difficile immaginare una riduzione di energia di Bitcoin in breve periodo, esso dipende tutto dalle decisioni dei miner ovvero i soggetti che contribuiscono al funzionamento del sistema attraverso il mining. Sembra però che essi abbiano comunque preso in considerazione il problema e si stanno impegnando al fine di tutelare al meglio l’ambiente, a tale proposito infatti si studiano delle operazioni per cercare di sostituire, durante il mining, l’uso di fonti non rinnovabili con quelle sostenibili.

Accellerare la transizione verso l’utilizzo di energia sostenibile

Musk è da sempre un gran fautore delle criptovalute, infatti, nel mese di Febbraio acquistò bitcoin dal valore di un miliardo e mezzo di dollari e il mese dopo autorizzò i pagamenti delle sue auto con questa moneta. Una parte di questa cifra è stata venduta nel primo trimestre del 2021, e il guadagno ottenuto ha favorito una buona crescita economica alla sua azienda. Egli non esclude per sempre gli acquisti con Bitcoin, ma vorrebbe che le criptovalute utilizzino meno dell’1% dell’energia dei bitcoin per le estrazioni e le transizioni.

Tesla intanto, sta valutando alternative valide ai Bitcoin stessi, esaminando altre criptovalute, più conformi alle sue aspettative come ad esempio il Dogecoin. Non si conoscono ancora le decisioni effettive di Elon Musk, ma probabilmente questi annunci non sono altro che delle metodologie alternative per far parlare di sé e della sua azienda, anche perchè non sembra che la rinuncia ai Bitcoin influisca particolarmente sulle vendite di questa società.

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