Cosmos Network Guida: cos’è e come funziona ATOM

Il progetto Cosmos network merita la massima attenzione per la sua idea di fondo: creare un “internet of blockchains” fatto di chain comunicanti dal carattere decentralizzato e scalabile con l’obiettivo dichiarato di risolvere i limiti di Ethereum in relazione allo sviluppo e al collegamento con dApp e smart contract. In tal senso da quando è arrivato Cosmos molte cose sono cambiate in casa Ethereum riuscendo a risolvere numerose criticità: dall’incapacità di gestire piattaforme molto diverse tra loro mostrando una certa debolezza sul piano della multifunzionalità ai problemi legati alla scalabilità in merito all’opportunità di processare una mole enorme di operazioni senza alcun aiuto.

Senza dimenticare i freni della governance che insieme agli altri ostacoli non solo innesca transazioni lente ma favorisce anche l’imposizione gas fee proibitive facendo emergere difficoltà a operare in determinate circostanze. Si certo l’arrivo di Ethereum 2.0 ha migliorato le cose, ma è solo con l’introduzione di Cosmos che l’aria è cambiata. Per questo motivo abbiamo deciso di approfondire le sue caratteristiche tecniche e il suo pacchetto funzionale per mostravi quello che è in grado di fare.

Cosmos Guida

Cos’è Cosmos

Siamo di fronte ad un efficiente network di più chain che operano e comunicano fra di loro. Il suo funzionamento assicura non solo un’elevata sicurezza e trasparenza ma anche una comprovata rapidità ed economicità per ciascuna transazione. Il concetto operativo è semplice: invece di sviluppare una blockchain che gestisca più realtà finanziarie, ciascuna applicazione ne ha una propria che comunica con l’intero network favorendo la creazione di una struttura libera e indipendente.

Per esempio Osmosis ha una sua blockchain che gestisce tutte le operazioni della piattaforma. Comunica con l’intero network Cosmos favorendo interoperabilità fra diverse piattaforme e valute. Per questo motivo Cosmos si definisce un “internet of blockchains”, inteso quindi come un network di chain ricco di piattaforme e nello stesso tempo privo di limiti alla scalabilità. In questo modo ogni applicazione può avere un ambiente costruito ad hoc. Da qui emerge la propensione ad assicurare una serie di servizi personalizzati che assicurano la massima velocità nella loro esecuzione.

Una volta spiegata l’idea madre di questo progetto e soprattutto gli obiettivi che hanno contribuito alla sua creazione, è arrivato il momento di capire come funziona questo network!

Come funziona Cosmos?

Nella definizione originale di Cosmos troviamo tutti i suoi aspetti principali: “Cosmos is a decentralized network of independent parallel blockchains, each powered by BFT consensus algorithms like Tendermint consensus”. Di conseguenza Cosmos è un network decentralizzato di blockchain indipendenti e parallele, ognuna di esse favorite dalla presenza di algoritmi di consenso BFT. Nella sostanza è come se fosse un insieme di nodi in cui le informazioni scorrono tra loro. Da ognuno si riceve la conferma di quella determinata operazione in modo da assicurare la massima sicurezza.

Tutto parte dalla base e cioè il networking che consente la propagazione delle transazioni e dei consensi. In questo contesto il Consensus è l’elemento che rende possibile la conferma delle operazioni e di conseguenza fa da garanzia alla loro veridicità delle stesse. Sopra questi due blocchi troviamo infine le applicazioni che trovano i limiti che conosciamo. Esse incontrano i limiti di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Su questa lunghezza d’onda Cosmos si pone come un ecosistema di diverse blockchain che lavorano contemporaneamente tramite dei nodi.

Qual è la struttura di Cosmos?

Ciò che rende Cosmos una delle strutture più innovative in circolazione sono i diversi strumenti ad essa collegati. Tra cui Tendermint, Cosmos SDK e il protocollo IBC. Vediamo insieme come possono migliorare la nostra esperienza sul mercato.

1. Tendermint BFT

Si tratta di una soluzione operativa ideale per assicurare uno sviluppo più agile di blockchain e applicazioni. Su Ethereum come ricordiamo l’introduzione della Ethereum Virtual Machine rese accessibile a tutti lo sviluppo di smart contract, dando vita a numerose dApp. Ciò nonostante la blockchain restava qualcosa di molto difficile da personalizzare per via di alcuni consensus complessi da interpretare e scrivere.

Ebbene in questo scenario Tendermint BFT impacchetta questi due blocchi, creando una sorta di motore che lo sviluppatore può utilizzare per creare applicazioni e blockchain. In questo modo in virtù sua facilità i programmatori possono creare piattaforme di svariate tipologie. Inoltre per meglio capire l’utilizzo di questo strumento è giusto ricordare che la sigla BFT sta per Byzantine Fault Tolerant, cioè l’algoritmo di consenso utilizzato in Tendermint BFT, con cui assicura il regolare funzionamento della chain fino a un limite di 1/3 di nodi malevoli della stessa.

2. Cosmos SDK 

Cosmos SDK riduce molti sforzi nel costruire un’applicazione. Da questo punto di vista si pone come un framework, utile per sviluppare in maniera semplice e veloce scegliendo tra vari moduli “preconfenzionati”. In pratica in base alle esigenze del progetto, gli sviluppatori possono prendere questi blocchi, combinarli tra loro e modificarli. Con questo sistema si ottengono due vantaggi: il fatto che si sfrutta qualcosa di già pronto ci fa perdere meno tempo, e inoltre si riducono bug e problematiche derivanti.

Generalmente i framework sono ampiamente utilizzati nel mondo della programmazione ma su Cosmos si va oltre pensando ad uno strumento in grado di favorire la nascita di numerosi progetti di successo. Senza dimenticare che grazie alla sua adattabilità, Cosmos SDK rende possibile agli sviluppatori l’importazione della EVM grazie a Ethermint.

3. Il protocollo IBC

Ora il momento di parlarvi dell’Inter Blockchain Communication e cioè del famoso protocollo che si rivela particolarmente utile nei trasferimenti degli asset digitali. Infatti esso consente di spostare token o dati tra diverse chain.

Per farlo, le blockchain hanno dei punti di connessione fra di esse all’interno della loro Rete di riferimento. Questo passaggio si sviluppa in diverse fasi con lo scopo di assicurare la massima sicurezza e regolarità. Ragion per cui con l’IBC Cosmos permette agli utilizzatori di spostare token con semplicità, senza dover ricorrere a bridge rivelandosi perfetto per ogni genere di utilizzatore che sia esperto o alle prime armi.

Com’è strutturato Cosmos?

Cosmos può vantare una struttura pratica e innovativa caratterizzata da diversi strumenti:

  • HUB: sono blockchain costruite per connettere le varie Zone tra loro.
  • ZONE: sono blockchain eterogenee utili per assolvere diversi scopi.

In questo scenario vi presentiamo Cosmos Hub, una chain che impiega l’algoritmo di consenso Proof-of-Stake e che ha come coin ATOM. Ogni blockchain può interagire con l’ecosistema Cosmos in maniera funzionale assicurando la massima usabilità per tutti gli investitori e i trader.

Quali sono i vantaggi di Cosmos? 

  • Scalabilità: ogni app ha la sua blockchain in modo da evitare congestioni e assicurare migliori performance. Inoltre dato che ogni chain viene costruita in base alle esigenze del singolo progetto può essere modificata senza particolari difficoltà.
  • Sicurezza: ogni singola blockchain gode di elevata sicurezza.
  • Interoperabilità: ogni blockchain fa della sua autonomia la sua forza.
  • Governance: le decisioni possono essere prese in modo totalmente autonomo.
  • Scambio di coin e dati: integrando l’IBC consente agli utenti di spostare coin con semplicità fra le varie chain.

Come nasce l’idea della coin ATOM?

Eccoci arrivati al paragrafo che aspettavano i trader e cioè quello in cui vi presentiamo le caratteristiche di ATOM la coin di Cosmos Hub. Essa ha una supply intorno ai 260 milioni di esemplari, quasi tutti già in circolazione. Fino a qualche tempo fa non era presa in considerazione. Infatti, solitamente, una chain utilizza una propria coin per pagare le gas fee: Ethereum ha ETH, Bitcoin BTC, Solana SOL. Di conseguenza quelli che usano questa blockchain devono acquistare la relativa valuta per operare, contribuendo ad aumentarne la domanda.

Da qui nasce l’idea di Cosmos di creare ATOM che avrà particolare rilevanza nella gestione e miglioramento degli standard di sicurezza del network. ATOM ora può essere acquistato sui principali exchange come Crypto.com e Binance con uno stake della coin che frutta intorno al 9/10% annuo. Insomma una buona rendita.

Il percorso attuale di ATOM sul mercato

Al momento ATOM sta osservando guadagni del 10% all’interno di un mercato che continua a metterlo in discussione con una serie di alti e bassi. In questo scenario il token mostra uno dei suoi maggiori punti di forza: la resistenza. Infatti malgrado la tempesta resta al di sopra di una barriera di offerta cruciale che si estende da $ 6,161 a $ 8,966 con il potenziale per ulteriori guadagni. ATOM potrebbe salire del 10% per raggiungere il livello di resistenza di $ 10,218, guidato da indicatori rialzisti e speculazioni rialziste. L’invalidazione delle prospettive rialziste può avvenire solo se la criptovaluta chiude al di sotto del supporto critico di 8,545 dollari.

In generale però Cosmos (ATOM) è riuscito a conquistarsi uno spazio solido nel mercato. Basti pensare che ora viene scambiato con un orientamento rialzista nonostante il rifiuto dal livello di resistenza di $ 10,218. L’ottimismo arriva sulla scia delle voci su un possibile fork, che dovrebbe comportare un airdrop, un risultato che sarebbe effettivamente rialzista per Cosmos Hub e che porterebbe a raggiungere una nuova vetta sul mercato. Per questo sono tutti convinti che alla fine dei conti il prezzo di Cosmos, resti rialzista dopo che il fondatore della rete, Jae Kwon, ha dichiarato l’intenzione di biforcare Cosmos Hub e costruire una nuova catena Atom.

Se si dovesse verificare questo fork molto probabilmente si tradurrebbe nel più grande airdrop ATOM di sempre, e risolverebbe anni di tensione nella rete di Cosmos Hub. In questo scenario il Relative Strength Index (RSI) mostra che lo slancio è in aumento. La sua posizione a 55 indica una forza dei prezzi, sostenuta dall’Awesome Oscillator (AO) in territorio positivo. In siffatto contesto l’aumento della pressione d’acquisto potrebbe vedere il prezzo di Cosmos estendersi per superare il livello di resistenza di $ 10,218, prima di un esteso spostamento per raggiungere il livello di resistenza di $ 10,803. Una rottura e una chiusura al di sopra di questo livello segnerebbero il completamento del rally di ripresa e potrebbero dare il via a un trend rialzista.

D’altra parte, se la pressione di vendita aumenta, il prezzo di Cosmos potrebbe scendere nella zona di offerta che ora funge da interruttore rialzista che si estende da $ 8,161 a 8,966. Per confermare il trend al ribasso, tuttavia, il prezzo deve rompere e chiudere al di sotto della linea mediana di questo blocco di ordini a 8,545$. Una mossa del genere potrebbe mettere ATOM sulla strada per la continuazione del trend. Il prezzo di Cosmos probabilmente taggherebbe quindi il livello minimo di $ 8,027.

Quali sono i progetti più interessanti costruiti su Cosmos?

Vi diciamo subito che ce ne sono moltissimi, ma dovendo sceglierne solo alcuni per questione di tempo preferiamo farvi veloce carrellata sui principali progetti che sfruttano l’ecosistema Cosmos.

1. Osmosis

E’ il DEX AMM di riferimento per investire su ATOM. Anche se ha uno stile molto free è in realtà piattaforma DeFi seria. Inoltre farm e staking si possono ottenere ottime rendite che vengono pagate nel token OSMO

2. Mirror

Se scegliamo Mirror ci interfacciamo con un protocollo dedicato ai derivati sintetici con cui si può investire sia su Apple che su Tesla.

3. Desmos

E’ una blockchain innovativa che mira a rivoluzionare il mondo dei social media. Di conseguenza se state cercando soluzioni dedicate agli smart contract, soprattutto in ottica interchain? Juno è la scelta migliore.!

Oguna delle piattaforme che abbiamo elencato viaggia su terreni diversi: Mirror è su blockchain Terra Classic, mentre Desmos, Juno e Osmosis hanno ciascuna una propria chain. In ogni caso all’interno di Cosmos troviamo un universo ricco di progetti tutti da esplorare.

Cosmos network: perché sceglierlo?

L’innovazione di Cosmos network è sotto gli occhi tutti! Per questo motivo nel tempo ha conquistato un numero sempre più crescente di sostenitori. Il suo talento operativo nell’eliminare i limiti della classica blockchain lo ha reso nel tempo uno dei migliori della sua categoria. In questo scenario siamo di fronte ad un network ricco di progetti che riescono a svilupparsi al meglio.

In tal senso questa realtà finanziaria è riuscita a spiccare il volo in questo panorama blockchain e crypto così vibrante e dinamico. Lo confermano i numeri che sembrano essere destinati a diventare decisamente più importanti. A beneficiarne saranno soprattutto gli investitori che hanno sempre creduto in questo progetto. Su questa lunghezza d’onda Cosmos network ha tutte le carte in regola per proseguire nel suo viaggio e diventare sempre più uno dei pilastri del mondo blockchain.

Conclusioni

Concludendo grazie a Cosmos possiamo migliorare l’utilizzo della blockchain grazie ad un sistema multilivello creato allo scopo di rendere le applicazioni scalabili e inter-operative tra loro. Si tratta quindi di una rete di blockchain dalla vocazione decentralizzata. Tutti i suoi possessori possono in automatico attivare la partecipazione dei token per mantenere attiva la rete e in cambio ricevere altri ATOM come ricompensa finale. Ad alzare la sua posta in gioco ci pensa il suo sistema di base fondato su 3 funzionalità: l’Applicazione con cui procede ad elaborare le transazioni aggiornando di volta in volta lo stato del network, il Networking con cui consente la comunicazione tra transazioni e blockchain e infine il Consenso aiutando i nodi a concordare lo stato del sistema in tempo reale.

Quello che ci ha colpito in particolar modo è la sua struttura di riferimento che viene percepita come blockcchain decentralizzata che ha lo scopo di costruire blockchain parallele. Il centro di tutto è Cosmos Hub, sorta di fulcro, un po’ come anche Ethereum fa da layer 1 per molti progetti. L’obiettivo della sua architettura strutturale è quello di superare di superare i limiti delle blockchain tradizionali. In quest’0ttica per costruire una chain ci sono varie fasi che dobbiamo attraversare, ragion per cui una blockchain può essere divisa per livelli: da quello applicativo a quello di consenso fino al livello di rete o networking vero e proprio. In siffatto contesto occorre favorire lo sviluppo della rete, un algoritmo di consenso con il relativo strato delle applicazioni.

Per meglio comprendere questo concetto portiamo come esempio Ethereum che ha cercato di inserire un livello di astrazione per rendere la vita facile agli sviluppatori dando alla luce Ethereum Virtual Machine, una vera e propria tecnologia che aiuta a sviluppare le applicazioni in modo decentralizzato. Ci sono però sulla carta dei limiti che non sono stati superati, infatti Ethereum pur permettendo di eseguire contratti intelligenti, ha un numero di transazioni basso e di conseguenza dei costi di transazione altissimi. D’altronde è anche per questo che è nato Cosmos con lo scopo appunto di favorire una migliore gestione delle transazioni. Ecco allora la nascita anche quelle chain che si sono sempre proposte come Ethereum Killer come Solana che ha aumentato il TPS e quindi il numero delle transazioni per secondo.

In ognuno dei 3 livelli sopra descritti troviamo le componenti che abbiamo imparato a conoscere nei paragrafi precedenti. Di conseguenza al livello base ci sono i protocolli di comunicazione tra i diversi nodi. E’ qui che Cosmos, per superare i limiti delle blochain tradizionali, utilizza il framework Tendermint. In questo modo gli sviluppatori si possono concentrare sullo sviluppo di applicazioni perdersi nei numerosi protocolli collaterali dal linguaggio complesso. Poi nel livello centrale abbiamo lo strato applicativo e cioè l’Application Blockchain Interface. Infine nell’ultimo livello troviamo Cosmos SDK, che come abbiamo visto prima è un framework che permette lo sviluppo di applicazioni ma è possibile anche usare i tradizionali linguaggi di programmazione come Java, C++, Go e così via.