SundaeSwap e CardStarter vs community ADA

Due popolari progetti sviluppati sulla blockchain stanno creando non pochi problemi alla rete, inondata da lamentele e critiche pesanti sull’operato della piattaforma. Stiamo parlando di SundaeSwap e CardStarter, due progetti sviluppati su ADA, che hanno iniziato una vera e propria battaglia comunicativa incolpandosi a vicenda circa le promesse non ancora mantenute dall’azienda.

Quello che sta succedendo a Cardano in questo momento contribuisce a minare l’ulteriormente la fiducia degli investitori che si trovano ancora una volta disorientati di fronte ad un sistema che ignora le esigenze dell’investitore dando maggior importanza alle controversie interne. Ovviamente Cardano è scesa in campo per rimandare al mittente queste illazioni e chiarire la situazione ai numerosi utenti che utilizzano attivamente ADA.
Questo incolparsi a vicenda non è assolutamente bene e contribuisce solo a ridurre la credibilità della moneta. In fondo è inaccettabile che ognuno dei due progetti accusi l’altro di mancata capacità gestionale in un vortice di botta e risposta che allontana sempre di più il trader dalla partita.

Di conseguenza il malcontento verso ADA non sembra esaurirsi soprattutto nel momento in cui si è capito che è davvero difficile trovare un punto di contatto. Ecco il motivo che sta spingendo la community di ADA a riversare le proprie frustrazioni sui social network. Tutto è partito nell’aprile scorso quando Cardano pensò bene di accettare l’implementazione di un nuovo exchange decentralizzato che gli era stato proposto da CardStarter con lo scopo di velocizzare le transazioni operative.

Per incentivare gli investitori a fornire la necessaria liquidità per far partire il progetto si sono messi in campo i token nativi CSWAP come forma di scambio. Successivamente Cardano ha deciso di ampliare la sua rete accettando un’altra proposta interessante e cioè quella emersa dalle contrattazioni con il DEX di terze parti SundaeSwap allo scopo di stabilire l’inizio di una fusione. A quel punto è stato chiaro che CardStarter non avrebbe più offerto il proprio DEX e si sarebbero concentrati sulle potenzialità di SundaeSwap.

Questa fusione è stata preceduta da una serie di sedute nel quale si promettevano grandi vantaggi e benefici per i detentori di token CSWAP su SundaeSwap per poi scoprire che in realtà si proponeva semplicemente un passaggio da CSWAP a token CARDS nativi di CardStarter (quotato 3,14 dollari al momento della stesura), ad un tasso di 400:1. E’ chiaro che a quel punto qualcuno ha iniziato ad ipotizzare che ci sarebbe stata una rottura con i grandi titolari di liquidità sempre più preoccupati.

Ecco in che modo SundaeSwap e CardStarter hanno iniziato la loro battaglia intervenendo ripetutamente su twitter tra insulti e scarichi di responsabilità. incolpandosi vicendevolmente per la perdita degli investitori. Per questa ragione Cardano ha pensato bene di riformare alcune scelte fatte in passato per offrire maggiore serenità e controllo ai propri investitori.

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