Stronghold Digital ha guadagnato 105 milioni di dollari con un mining sostenibile

Le recenti prestazioni di Stronghold Digital hanno dimostrato che mining ed eco-sostenibilità possono andare di pari passo. In tal senso la nota società con sede in Pennsylvania, ha guadagnato la modica somma di 105 milioni di dollari proponendo un modello sostenibile con lo scopo di trasformare residui di carbone in crypto. Si tratta di un’operazione inedita che è stata ben accolta dal mercato per la sua capacità di creare un precedente che può fare davvero la differenza nel successo delle valute digitali.

Stronghold Digital

Siamo di fronte ad una realtà finanziaria destinata ad essere emulata. Si tratta della prima centrale elettrica a trazione digitale (Scrubgrass Generation Plant), in grado di trasformare residui di carbone in energia come una centrale idroelettrica di grandi dimensioni per poi convertirli tramite mining in criptovalute da commercializzare. Questi processi di generazione energetica permettono di riabilitare grandi appezzamenti di terreno. In questo modo si propone una soluzione di mining ecosostenibile che può essere considerata un esempio da seguire.

A ciò si aggiunge un lavoro di riqualificazione del terreno che permette a tutti gli investitori di avere una maggiore consapevolezza nelle pratiche di adesione alla capitalizzazione delle valute digitali. Il mining quindi non più visto come una sorta di sfruttamento energetico ma come volano di un concetto di rispetto dell’ambiente che può migliorare le nostre comunità. In questo scenario dopo aver rimosso i residui di carbone, Stronghold si prepara a recuperare il terreno per poterlo restituire alle comunità in modo che possa essere utile per lo sviluppo di nuovi progetti nel pieno rispetto dell’ambiente.

Chiaramente questo progetto sta trainando le forze esterne del mercato che dunque vogliono avere un controllo su questo aspetto del trading. Ecco attivata la raccolta di fondi che mostra una presa di coscienza della comunità digitale verso i bisogni dell’ambiente considerando le possibili implicazioni dell’impatto ambientale del mining a carbone con un’apertura del settore del mining da parte di tutte le aziende internazionali a patto che sarà alimentato almeno al 50% da energia pulita.

Lascia un commento