Shopping e criptovalute, sempre più aziende aprono a Bitcoin e simili

L’utilizzo delle criptovalute nei negozi fisici e online è sempre più una realtà, come dimostra l’apertura di molte aziende a ricevere pagamenti con questa nuova modalità. Ciò apre a interessanti scenari che potrebbero rivoluzionare ulteriormente il mondo dello shopping, soprattutto grazie all’integrazione delle valute digitali in altri sistemi già ampiamente diffusi. Vediamo meglio cosa sta accadendo.

Le criptovalute come modalità di pagamento online e offline

Negli ultimi tempi le criptovalute vengono considerate sempre più spesso come un’opzione di pagamento altamente affidabile, al pari delle modalità ormai ampiamente diffuse sia nei negozi fisici che in rete. L’apertura di grandi operatori commerciali, come eBay o Gucci, e di società che forniscono servizi online rappresenta infatti un enorme passo in avanti in tal senso, una scelta destinata a fare storia e che sicuramente influenzerà le decisioni di molte altre realtà imprenditoriali.

I possessori di criptovalute possono oggi utilizzare i propri portafogli con una maggiore facilità rispetto al passato, sfruttando Bitcoin, Ethereum e valute simili sia per acquistare beni online che per prenotare voli, come nel caso di Vueling, oppure per accedere a servizi come quelli di streaming o dedicati a svaghi e passatempi digitali, come quelli presenti su PokerStars, o ancora per effettuare pagamenti alle Pubbliche Amministrazioni, una possibilità quest’ultima offerta di recente dal Canton Ticino in Svizzera, in maniera diretta o indiretta.

Le maggiori opportunità di pagamento con le criptovalute, infatti, possono manifestarsi sia nel trasferimento diretto da un soggetto all’altro che nell’utilizzo di piattaforme intermediarie, in grado finalmente di gestire le valute digitali tutelando tutte le parti in causa.

Come avvengono i pagamenti tramite provider

Nella maggior parte dei casi, la possibilità di pagare tramite criptovalute è garantita dall’uso di servizi terzi che fanno da intermediari tra il merchant e l’utente, ossia piattaforme specializzate nella gestione dei pagamenti che stanno gradualmente introducendo le valute digitali tra le forme normalmente accettate. Pensiamo, per esempio, a PayPal oppure a MasterCard, che riconoscendo la crescente importanza delle crypto hanno deciso di assimilarle alle valute tradizionali per migliorare il servizio offerto ai clienti.

La presenza di questi player ha favorito ovviamente l’avvicinamento di numerose realtà al mondo delle criptovalute, tanto che molti negozi appoggiandosi ai loro servizi non escludono più le crypto dalle modalità di pagamento ma anzi le utilizzano come un ulteriore strumento per avvicinare nuovi potenziali clienti che magari non hanno modo di spendere quel denaro presso le imprese concorrenti.

Sia per i negozi online che per quelli fisici l’operazione è estremamente semplice, dal momento che il pagamento viene effettuato nelle stesse modalità di sempre: nel primo caso l’uso di PayPal o della carta avviene seguendo le medesime procedure ma attingendo al portafoglio di criptovalute dell’utente, mentre per quanto riguarda i negozi fisici il trasferimento viene gestito regolarmente tramite POS. L’unica differenza è che l’esercente deve avere un wallet attivo presso il proprio partner così da poter ricevere gli accrediti regolarmente.

Vantaggi e svantaggi dei pagamenti in crypto per i negozi

I pagamenti effettuati tramite criptovalute rappresentano un’importante novità per il mondo del commercio, ma pur essendo ormai facilmente gestibili da tutte le attività vi sono diversi aspetti da considerare. Sicuramente garantire la possibilità di pagare con le valute digitali presenta non pochi vantaggi nell’ottica di differenziarsi sul mercato, soprattutto ora che siamo in una fase iniziale in cui nonostante l’aumento sono ancora poche le aziende attive in tal senso. A tutto ciò vanno aggiunte poi la forte crescita del numero di possessori di criptovalute e le aspettative poste dagli analisti sulle monete digitali.

Non da ultimo, per gli esercenti commerciali molto interessanti possono essere i benefici in termini di velocità delle operazioni di pagamento e di abbattimento delle commissioni bancarie pagate, normalmente molto più basse per la gestione dei trasferimenti di criptovalute.

È altrettanto importante, però, considerare alcuni possibili svantaggi o comunque delle particolarità che possono creare differenze tra un pagamento tradizionale e uno in crypto. La naturale volatilità di queste valute, infatti, accresce i rischi legati al cambio degli importi accreditati, che l’esercente può decidere di mantenere in forma virtuale sul proprio wallet o di convertire automaticamente in Euro, riducendo al minimo le variazioni in questo secondo caso.

Altro punto oggetto di discussioni è quello legato alla gestione dei resi, poiché sempre a causa delle rapide variazioni dei tassi di cambio, può accadere che l’importo pagato in criptovalute possa avere un valore molto differente a distanza di qualche giorno, rendendo più complesso l’eventuale rimborso. Da questo punto di vista non è difficile prevedere l’emanazione di futuri provvedimenti che possano chiarire diritti e obblighi delle parti.

Il fenomeno è in ogni caso in forte crescita e sarà sempre più difficile per gli operatori ignorarlo: meglio dunque guardare già al futuro e affrontare in anticipo la questione, diventando partecipi e protagonisti di un cambiamento inevitabile.

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