Sblocco GBTC di Grayscale: i BTC a rischio

Riflettori puntati sul prossimo sblocco di GBTC di Grayscale che potrebbe mettere seriamente in discussione la tenuta dei BTC in questa lenta e attesa ripresa su larga scala. Al momento le criptovalute restano in un range tra 30.000$ e 40.000$, ma lo sblocco delle azioni GBTC da 16.000 non promette nulla di buono. Su questa lunghezza uno scenario inevitabile potrebbe essere quello di vedere crollare i prezzi spot delle criptovalute andando a compromettere il lavoro ben fatto nei mesi precedenti.

Ancora una volta Grayscale Investments ha un ruolo chiave nell’andamento dei Bitcoin sul mercato digitale complice la sua capacità di gestire direttamente tutti gli asset digitali attraverso i suoi prodotti come il Grayscale Bitcoin Trust, o GBTC. In siffatto contesto gli utenti trovano il massimo beneficio acquistando azioni GBTC tramite Grayscale grazie alla possibilità di scegliere collocamenti privati giornalieri. In siffatto contesto risulta chiaro il motivo di tale correlazione operativa con i BTC.

In questo scenario agli utenti viene data la possibilità di vendere le azioni in GBTC solo dopo un periodo prestabilito che prevede un blocco di 6 mesi. Ciò serve per ricavare nell’immediato una liquidazione con annesso premium, il che è possibile solo quando il prezzo del suddetto mercato va a superare il valore patrimoniale netto. Invece è molto diverso se dobbiamo vendere questo genere di azioni quando il prezzo di mercato è al di sotto del parametro di riferimento imposto da NAV con un trend al ribasso costante. Questo vuol dire che se gli investitori decidono di scaricare le proprie riserve di GBTC devono pagare un prezzo ben preciso senza alcuna scorciatoia per effetto dello sblocco di GBTC di Grayscale che vanno dunque a ridiscutere il ruolo dei Bitcoin all’interno delle contrattazioni online. Da questo punto di vista la cripto potrebbe avere un’altra pericolosa contrazione in un momento in cui ci si aspettava una ripresa progressiva.

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