Polkadot: il futuro delle parachain

Polkadot prevede che nell’arco di pochi mesi saranno lanciate in rete un numero sempre più crescente di parachain nonché blockchain direttamente collegate alla relay chain in modo da ampliare e supportare l’evoluzione del Web3. D’altronde l’investimento portato avanti dalla piattaforma della durata di 5 anni sta finalmente dando i suoi buoni frutti. Vediamo gli effetti che si avranno in automaticato sul mercato digitale.

In questo scenario la nota piattaforma blockchain open-source ha lasciato intendere di voler proseguire la sua campagna di ottimizzazione per il lancio di prime parachain con lo scopo di perfezionare l’operatività tra le blockchain attive in modo da rendere il sistema di scambio un gioco da ragazzi indipendentemente dalle proprie competenze in materia.

Su questa lunghezza d’onda il team di Polkadot si adopererà attivamente per investire ulteriormente nelle parachain, assegnate a diversi team tramite aste: Acala, Moonbeam, Parallel Finance, Astar e Clover. Si tratta di un’operazione molto competitiva che mira a conquistare una parte sostanziale del mercato con le singole blockchain che funzioneranno in parallelo all’interno dell’ecosistema Polkadot. In questo scenario la Relay Chain così come è stata progettata aiuterà a coordinare il consenso e la comunicazione tra le parachain. Per questo motivo c’è molto entusiasmo legato a questo innovativo progetto.

Come vedremo poi nella fase risolutiva e quindi con l’emergere atteso dei metaversi, decine di protocolli diverranno sempre più visibili e utilizzabili. Per questo motivo non ci sarà una sola blockchain, ma avremo diverse chain interconnesse grazie ad una regia programmatica che consentirà di ottenere il massimo beneficio da tutte in maniera automatica. In questo modo è svelata la ragione di questa corsa alle parachain a fronte di uno scenario digitale che sul piano monetario sta letteralmente per cambiare volto. Si tratta dunque di un’implementazione che consentirà di velocizzare le operazioni ampliando il raggio d’azione degli investitori.

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