NFT: Wikipedia contro la definizione di arte digitale

La più famosa e libera enciclopedia della Rete, Wikipedia, si è recentemente scontrata con i suoi fruitori circa la definizione da dare agli NFT. Ebbene pare che il gruppo di redattori che gestisce la sezione abbia votato contro la classificazione dei token non fungibili (NFT) come forma d’arte. Una scelta discutibile e divisiva che ha fatto infuriare gli appassionati degli asset digitale. Il dilemma su ciò che può essere considerato arte è a portata di mano, ma intanto gli editor di Wikipedia faticano a trovare una sintesi sulla necessità o meno di definire i token un’opera d’arte.

 

Anche coloro che non masticano dinamiche relative alla commercializzazione di asset digitali si interrogano sulla possibilità di definire i NFT delle forme d’arte dato che le vendite d’arte sotto forma di NFT sono state particolarmente gettonate. In questo scenario sembra assurdo che una piattaforma come Wikipedia possa decidere cosa sia arte e cosa non lo sia. Per questo bisogna comunque inserire gli NFT tra le forme d’arte indipendentemente dal proprio giudizio personale.

Una cosa è certa: la discussione ha fatto schizzare le vendite di NFT trainate dalla curiosità degli utenti su questa nuova forma di espressione digitale. Da qui la proposta di attribuire ai token una sorta di associazione ad un’arte di tipo digitale. Proposta che è stata bocciata perché è sempre legata all’espressione artistica e in questa diatriba il problema pare sia proprio questo: definire un token oggetto d’arte. Ecco perché i redattori finora interpellati si sono trovati divisi sulla definizione, anche a causa della carenza di informazioni affidabili da cui concludere.

In ogni caso il dibattito è ancora aperto con molte votazioni già concluse ma con una schiera di lettori pronti a far cambiare idea ai redattori di riferimento. Tenendo bene a mente che una delle regole della community è proprio trovare una sintesi che tenga conto delle sensibilità di tutti gli editori partecipanti. Per questo riteniamo che la discussione non è finita e che presto ci saranno sicuramente delle novità in merito. Una volta accettata la possibilità di operare sul piano commerciale su token non fungibili è inevitabile il passaggio a definizione di forma d’arte considerando che la maggior parte delle contrattazioni digitali avviene tramite aste d’arte.

Concludendo la delicata questione non sembra potersi esaurire nell’immediato anche perché non è una mera faccenda linguistica ma va oltre l’accettazione di un nuovo sistema culturale che per ora sono in pochi a comprenderne la portata. In siffatto contesto riteniamo che nel giro di pochi mesi Wikipedia arrivi ad una soluzione perché non si può completamente escludere la questione dalle definizioni della piattaforma considerando che vi è una voce per qualunque tipo di cosa. Ecco perché presto arriverà sicuramente un chiarimento per questa diatriba in corso.

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