La recente discesa dei Bitcoin sotto i 43.000$ con supporto a $ 35K- $ 40K preoccupa i mercati nonostante le prospettive al rialzo. In tal senso gli indicatori non si espongono e preferiscono non divulgare le stime anche se le condizioni di ipervenduto potrebbero favorire solo gli acquirenti a breve termine. Intanto i venditori dei BTC continuano ad essere attivi nonostante la rottura sopra i 45.0000$ questa settimana. A quel punto la criptovaluta ĆØ scesa del 4% e rischia di assestarsi su un valore continuativo che porterebbe a stabilizzare il pullback. Se analizziamo con attenzione i dati tecnici scopriamo quindi che l’indice di forza relativa (RSI) ha prima sfiorato l’ipervenduto mercoledƬ e poi ha determinato il recente calo dei prezzi. Ora l’RSI sta salendo nuovamente e questo impulso di fatto potrebbe mantenere gli acquirenti attivi nel breve termine.
Fin quando il supporto si mantiene al di sopra di $ 35.000- $ 40.000 non vedremo stime disponibili in virtĆ¹ dell’incertezza del momento dove tutto potrebbe cambiare anche a causa di una serie di eventi esterni che stanno minando la crescita dei BTC. Tuttavia malgrado le prospettive al rialzo ĆØ innegabile che ora i BTC si trovino al centro di un mercato ribassista che potrebbe diventare una costante per via di una serie di ostacoli operativi incontrati sul suo cammino.
A complicare le cose si mette l’aumento delle tensioni tra Russia e Ucraina che ha giĆ registrato una prima scossa sul mercato quanto i BTC sono scesi nuovamente sotto i 43.000 dollari. Un assaggio in perdita di quello che potrebbe succedere se scoppia una guerra tra i due Paesi. Qui non si tratta solo di un conflitto tra due Nazioni, ma di una guerra che metterebbe in campo altre forze: dalla Nato all’Unione Europea con una serie di conseguenze economiche devastanti. A tal proposito la maggior parte degli asset digitali ĆØ diminuito poichĆ© i trader hanno reagito ai rischi geopolitici provenienti da Russia e Ucraina.
Nelle ultime ore con la sollecitazione del presidente degli Stati Uniti Biden che ha chiesto agli americani di lasciare immediatamente l’Ucraina, la situazione ĆØ precipitata duramente avvertendo che un’invasione era alle porte e in qualsiasi momento. Anche se per ora gli Stati Uniti hanno escluso l’invio di truppe in Ucraina, la Russia ha fatto sapere che non ci sono le condizioni per supportare tesi diplomatiche. Tutto questo ha avuto delle forti conseguenze nel mercato digitale con i BTC che sono scesi fino al 5% con un calo del 4% di ETH e del 7% di SOL. Fortunatamente c’ĆØ stata una stabilizzazione dovuta allo stallo che si ĆØ venuto a creare tra i due Paesi. Il problema ĆØ che la situazione potrebbe cambiare repentinamente con un crollo vertiginoso soprattutto degli asset digitali. In questo modo la tanto attesa ripresa per i BTC potrebbe vacillare.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.