L’hash rate di Bitcoin sfiora i massimi storici

I possessori di Bitcoin hanno assistito nell’arco di 10 giorni ad una serie di colpi di scena che hanno caratterizzato l’andamento del mercato digitale. Nello specifico dopo il mega crollo della scorsa settimana, i BTC non sono sprofondati ulteriormente ma anzi ha recuperato la perdita circa 175 EH/s questa settimana. In questo modo la disfatta è stata ben ricompensata da un capovolgimento del trend, con i rialzisti che hanno ottenuto migliori condizioni favorite da un rimbalzo progressivo ma continuativo.

Tutto è iniziato nei primi giorni del mese di giugno, quando la moneta a causa delle pressioni del governo cinese ha dovuto ridimensionare la sua portata con l’hash rate globale della rete che è diminuito a 84 exahashes al secondo (EH/s), ma proprio da giugno c’è stato una ripresa del 108% che ha consentito loro di raggiungere mercoledì una media di 175 EH/s. Stiamo parlando di un totale che corrisponde al 3% in meno dei livelli di picco di 180 EH/s registrati all’apice del precedente ciclo rialzista. Q

Questo scenario porta a credere che malgrado le perdite i Bitcoin sono dotati di una grande capacità di recupero, ecco perché è possibile una price action proprio a fronte di questa resistenza endemica nella sua struttura operativa. Per questa ragione l’hash rate elevato che sta caratterizzando il suo percorso non è facile da interpretare con una serie di stime incrociate che danno una misura variegata di quello che sta succedendo in questo momento nel mercato.

Concludendo prendendo come riferimento i dati di BitInfoCharts, il famoso massimo storico raggiunto a maggio equivale a 197 EH/s è stato ampiamente superato, ma data la forza è impensabile che si possa fermare a questo livello, prevedendo che continuerà la sua corsa riuscendo a recuperare anche quella credibilità che sembra essersi spenta dopo l’ultimo mega crollo. Vedremo dove porterà questa nuova iniezione di fiducia verso i Bitcoin.

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