Le azioni dei miner di Bitcoin hanno letteralmente alzato la posta in gioco facendo schizzare il prezzo di BTC. Questo dato interessante dimostrerebbe in parte le correzioni al rialzo che hanno consentito negli ultimi mesi ai Bitcoin di crescere del 290%, ma non è tutt’oro quello che luccica!
Quello che è soggetto ad analisi da parte dei traders professionisti è questa strana situazione in cui ci troviamo ora: laddove anche se il prezzo è stato sovraperformato nei vari mercati finanziari per ciò che concerne i rendimenti, la criptovaluta è comunque stata superata. Per questo motivo le azioni dei miner hanno dato l’impulso che però non è stato subito raccolto dagli investitori.
L’aumento di circa il 290% nell’ultimo anno non è un dato da sottovalutare, tenendo bene a mente che siamo passati da 10.695$ a poco più di 42.000$. Per meglio capire quest’analisi facciamo per esempio il confronto con le azioni di Marathon Digital Holdings (MARA) che hanno guadagnato il 1.641% nello stesso periodo. In questo modo risulta chiaro quanto può essere influente l’azione dei miner sul campo.
Secondo un report aggiornato sono molte le società di crypto mining che hanno superato nello stesso periodo il prezzo spot di BTC in termini di rendimenti come la canadese Bitfarms (BITF) con il suo + 1.736% o come la Riot Blockchain (RIOT) che ha segnato un rally del 913%. Ciò significa una sola cosa che l’attività dei miner può avere diverse influenze e che dipende molto dal tipo di strumenti che si offrono per favorire l’investimento.
A questo punto c’è da chiedersi come mai gli altri sistemi hanno guadagnato dall’impegno dei BTC mentre la criptovaluta più famosa è cresciuta ma non in maniera esponenziale. Ebbene tutto deriva da ragioni di conformità che in questo caso tendono a favorire le società di crypto mining in virtù del loro lavoro capillare dei miner.
Laureato in Lettere e Filosofia, da anni sono copywriter e redattore di blog di varie tematiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute lo sviluppo del mercato digitale.