Kazakistan Crypto: i miner mandano in tilt la rete elettrica

L’eccessivo incremento di miner in Kazakistan ha messo in crisi la rete elettrica nazionale, al punto che il Viceministro dell’Energia ha sollecitato il governo a prendere delle dovute precauzioni per evitare il tracollo. In questo scenario avanza la necessità di una regolamentazione per evitare di sovraccaricare il sistema nazionale.

Questo enorme ostacolo che sta incontrando il Kazakistan rappresenta un freno per la sua attività considerando che in breve tempo è divenuto uno dei Paesi più prolifici al mondo per hash rate. Il problema è che la sua rete energetica è impreparata a gestire un così grande numero di miner mettendo a dura prova il sistema che fa capo alla distribuzione della corrente elettrica. Peccato, perché il Kazakistan sembrava inarrestabile sul piano delle contrattazioni online.

A tal proposito secondo un recente report il vero problema sono i miner non registrati che stanno consumando il doppio dell’energia rispetto a quelli regolari. Il loro obiettivo è quello ovviamente di evitare il pagamento di tasse, ma così facendo rischiano di mettere in discussione l’intera catena. Complessivamente stiamo parlando di 1,2 gigawatt di energia, ovvero circa l’8% della capacità complessiva, per questo motivo la situazione sta diventando allarmante.

Ecco perché si sta rivelando necessario affrontare questo tipo di discussione dato che non è più possibile posticipare i termini di una regolamentazione. In tal senso si pensa di emettere una direttiva per limitare i consumi energetici da parte dei miner non registrati, che però restano nella convinzione di poter arginare qualsiasi confine normativo grazie alle scorciatoie della rete. Di contro il problema c’è e va affrontato prima che la situazione possa degenerare, dato che l’adesione del Paese alla criptovaluta si è rivelata più sostanziosa del previsto, con una corsa alla moneta digitale davvero incredibile. L’unico modo per evitare che la rete elettrica nazionale vada completamente in tilt è quello di trovare un equilibrio tra le richieste dei miner non registrati e l’effettiva capacità del sistema.

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