Ethereum soffre ancora: gli investitori tradizionali preferiscono Bitcoin

Perché Ethereum piace meno di Bitcoin alla finanza tradizionale

Ancora brutte notizie per Ethereum. La regina delle altcoin è una delle criptovalute che sta soffrendo di più nell’ultima settimana, con una perdita del -5%, mentre Bitcoin è invece tornato a crescere, registrando un aumento del +4% nello stesso periodo. Ethereum ha subito un crollo proprio quando molti prevedevano un imminente rialzo significativo. Questo rally era atteso dopo l’effettiva attivazione degli ETF Spot su Ethereum, simili a quelli su BTC, che dal gennaio 2024 hanno avuto un ruolo fondamentale nella crescita di Bitcoin, che ha visto un incremento di oltre il +100% in pochi mesi. Tuttavia, i dati sui flussi dei nuovi ETF su Ethereum hanno deluso le aspettative e questo ha avuto ripercussioni negative sul prezzo.

ETF Ethereum registrano deflussi di 113 milioni di dollari

Questo scenario, previsto da diversi analisti, ha dimostrato quanto i flussi degli ETF Ethereum possano essere determinanti nella price action. I deflussi netti complessivi hanno raggiunto ieri circa 113 milioni di dollari. Questo scenario si è concretizzato in un contesto di mercato caratterizzato da volatilità e incertezze, tra cui il recente crollo dei mercati azionari, le elezioni USA e la complessa situazione geopolitica internazionale. Il deflusso più significativo, inutile dirlo, è stato registrato dal Grayscale Ethereum Trust (ETHE), che ha visto uscire 326,9 milioni di dollari, una cifra che ha pesantemente influenzato il bilancio complessivo. Questo ETF ha da solo compensato gli afflussi positivi registrati dagli altri 7 ETF su Ethereum, portando il saldo totale in negativo per 113 milioni di dollari.

ETH piace, ma non quanto BTC

Parallelamente, le dichiarazioni recenti di importanti attori nel settore degli investimenti, come BlackRock, suggeriscono una preferenza più marcata per gli ETF Bitcoin rispetto a quelli su Ethereum da parte degli investitori tradizionali. Robert Mitchnick, capo della divisione asset digitali di BlackRock, ha infatti dichiarato che, nonostante l’interesse crescente per le criptovalute, gli investitori tradizionali sembrano attratti quasi soltanto da Bitcoin, in seconda battuta da Ethereum – che riscuote comunque meno interesse rispetto alla regina delle crypto – e sostanzialmente disinteressati al resto del comparto, nonostante le insistenti voci sul possibile arrivo di una richiesta alla SEC da parte di diversi gestori per la creazione di un ETF su Solana.

“Oserei dire che oggi come oggi i nostri clienti stanno manifestando interesse in Bitcoin per primo, poi un po’ in Ethereum. Per quanto riguarda tutto il resto delle criptovalute, devo ammettere che c’è veramente poco interesse […] Non credo che vedremo una lunga lista di ETF Crypto”.

Questo atteggiamento indica una percezione diffusa che Bitcoin rappresenti un asset più stabile e consolidato rispetto ad altre criptovalute, inclusa Ethereum. Si tratta per certi versi di un cambiamento di narrativa, almeno rispetto a quanto accaduto negli ultimi mesi, con alcuni massimalisti che parlavano addirittura di flipping di ETH su BTC entro dicembre 2024, cosa che sicuramente non avverrà.

Sarebbe stato meglio aspettare dicembre?

Visto quanto sta accadendo, è impossibile non chiamare in causa Matt Hougan, CIO di Bitwise, che in tempi non sospetti aveva previsto uno scenario di questo genere. Il noto esperto aveva ipotizzato che, per il bene di Ethereum e di tutto il settore crittografico, sarebbe stata ideale un’approvazione a dicembre anziché in estate. Questo perché, così facendo, gli investitori e la finanza tradizionale avrebbero avuto modo di digerire meglio la novità apportata dagli ETF sulle criptovalute.

Wall Street – spiegava Hougan a marzo 2024 – e le tradizionali istituzioni finanziarie hanno appena iniziato a comprendere e rapportarsi con questa cosa gigantesca ormai nota come Bitcoin. Ritengo che ci sia bisogno di altri 8 o 9 mesi per digerirla del tutto”.

Fonte dati: CoinMarketCap

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