Secondo alcune indiscrezioni Dogecoin chiuderà il 2021 con un utile in negativo complice una serie di fluttuazioni nel mercato che hanno decisamente penalizzato le sue prospettive. In questo scenario gli analisti sono convinti che neanche una dichiarazione di Elon Musk potrebbe salvare Dogecoin da un altro crollo del 60%. La discesa sembra irreversibile, ma come siamo finito a questo punto di non ritorno?
I traders professionisti hanno confermato il sospetto degli analisti circa un possibile declassamento di Dogecoin che attualmente presenta una struttura ribassista molto preoccupante. In questo scenario l’opinione di Tyler Durden accende il dibattito su quanto si possa ancora fare per salvare questa moneta. Ebbene il pattern Head and Shoulder che si fa a formare quando un asset traccia tre picchi sopra lo stesso livello di supporto, è a questo punto una realtà a cui non possiamo sottrarci dato che le condizioni ci sono tutte.
Ecco perché quando si parla di possibile crollo il pattern Head and Shoulder viene spesso menzionato come costante di una previsione al ribasso. Si parla infatti di una caduta al 67% nel mercato con una tendenza a spingere al ribasso gli asset una volta spezzato il livello di supporto. Questo scenario sembra davvero limite oltre che di difficile gestione.
Per questo motivo c’è tanta incertezza su come si possa superare questa situazione di stallo. Solitamente la distanza del target al ribasso dal supporto è pari a quella dal picco massimo del pattern. Ebbene con Dogecoin la situazione è peggiore di quanto possiamo aspettarci con una correzione che non può di certo salvare nessuna delle posizioni correnti.
In definitiva il contesto in cui operiamo è così danneggiato che neanche Musk con le sue dichiarazioni può migliorare le cose. Di contro ogni volta ha solo creato un altro massimo decrescente. Per questo è necessario correre ai ripari ora e non rimandare qualsiasi possibile intervento.