Doge NFT: PleasrDAO divide NFT in miliardi di pezzi per venderli sulla blockchain

Con la vendita di Doge NFT per 4 milioni di dollari ci si avvia verso un’offerta digitale stratificata che consentirà agli utenti di comprare uno dei miliardi di prezzi messi in vendita sulla loro blakchain. In questo scenario PleasrDAO mira ad assicurarsi un enorme introito grazie alla spartizione del progetto in tante piccole micro estensioni per diversificare l’offerta nel mercato online.

Con questa progettualità di fondo  nelle prossime settimane i fan di Dogecoin saranno in grado di mettere le mani su una parte di un NFT potendo beneficiare di una serie di vantaggi sul piano operativo. Tenendo bene a mente che questo progetto è legato all’immagine di uno Shiba Inu, la mascotte della moneta meme diventando una delle criptovalute pù gettonate sul mercato. Vendendo in un’asta di investimenti a PleasrDAO, Doge autorizza di fatto ad una divisione dell’opera d’arte NFT in miliardi di pezzi per poi usare la blockchain come terreno di scambio.

Il vantaggio sta nel fatto che questi token possono essere frazionati e rivenduti ampliando il raggio d’azione delle vendite in un incremento vertiginoso di iscrizioni e registrazioni di contratti. In questo scenario le blockchain sono lo strumento più accreditato in quanto registri distribuiti sempre protetti dalla crittografia con lo scopo di assicurare una certa affidabilità sul piano della protezione dei dati. E’ vero che possono accedervi più persone ma possono essere aggiornati solo dai proprietari dei dati.

Di conseguenza c’è sicuramente un aspetto positivo e costruttivo in questa pratica rispetto ad un singolo server centralizzato, laddove i dati vengono copiati e archiviati su più computer. D’altronde un NFT non è altro che un token crittografico che funziona come un atto privato di proprietà digitale che però può essere collegato a qualsiasi cosa, in questo caso opere d’arte, ma anche a frammenti di token nell’ambito di una commercializzazione degli stessi.

Lascia un commento