CryptoCars: il famoso gioco di corse che guarda agli NFT

Il mondo dei videogames può contare su un altro alleato per lo sviluppo e la diffusione di NFT. Stiamo parlando del noto gioco di corse CryptoCars che fonda tutto sulla compravendita di criptovalute. Ebbene pare che nelle ultime ore si è circolata la voce di un possibile rug pull che avrebbe scosso gli investitori. Tutto sarebbe partito da CertiK, una piattaforma del settore blockchain leader nella cybersecurity. Questo allarme però si è rivelato falso con una serie di conseguenze nell’immediato. Scopriamo insieme cosa è successo realmente!

Siamo di fronte ad uno scenario molto incerto dove ogni piccola anomalia viene considerata una minaccia per l’intero settore. E’ successo quindi anche al noto gioco online CryptoCars i cui avvertimenti della CertiK hanno fatto perdere alla piattaforma numerosi iscritti e adesioni che in termini economici si sono trasformate in pesanti perdite.

Sicuramente questo avvertimento è stato sentito maggiormente dagli utenti sull’onda della difficile situazione economica globale dettata dai recenti ribassi nel mercato che hanno portato a scuotere le certezze finora acquisite nella blockchain. Di conseguenza quello che è successo è stato alimentato dalla complicata situazione macroeconomica che stiamo vivendo al di là dell’errore di CertiK circa la possibilità di una rug pull ad ampio spettro. In ogni caso era un falso allarme che però sta mettendo a dura a prova i sistemi di vigilanza del settore.

La questione è stata affrontata con molta rapidità al punto che CertiK dopo aver sostenuto che sia il sito web che il canale Telegram di CryptoCars fossero offline, ha poi subito riscontrato il malumore della community con utenti allarmati su quanto stava accadendo. A quel punto senza pensarci più di tanto ha rimosso l’avvertimento scoprendo che era un falso allarme.

Nel frattempo però la paura e la delusione è continuata a crescere da parte degli utenti che hanno percepito questa mossa come un tradimento. L’idea che potessero perdere in un nano secondo tutti i loro fondi li ha messi di fronte ad una nuova consapevolezza: l’apporto precario della piattaforma in merito alla gestione del loro capitale e alla compravendita degli NFT.

Di contro CertiK si è giustificata dicendo che c’è stata una sovrapposizione di segnalazioni che ha mandato in tilt il sistema, spiegando di aver cercato di contattare prima la piattaforma per un possibile avvertimento in corso, però vedendo il canale Telegram offline hanno pensato di intervenire prima che fosse troppo tardi.

Con i fondi a zero e il sito web indisponibile, la paura ha suggerito di avvisare tutti gli investitori, andando ad influenzare negativamente l’apertura agli NFT. E’ così che è nato l’allarme di un possibile rug pull. Si è trattato di un equivoco e CertiK ne è fermamente consapevole, ma non ritiene che questo episodio possa ledere la sua credibilità. Eppure le quotazioni al ribasso della piattaforma confermano il contrario.

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