Criptovalute: bruciati 280 miliardi di dollari, Bitcoin scivola sotto $40 mila

Da quando Elon Musk, amministratore delegato di Tesla, ha pubblicato su Twitter la volontà della casa automobilistica di non accettare più pagamenti in bitcoin, il titolo è crollato vertiginosamente bruciando 280 miliardi di dollari in quasi 24 ore.

Bitcoin scivola sotto $40 mila

Perché Tesla non accetta più pagamenti in bitcoin

La decisione di Elon Musk ha lasciato perplessi tutti, tenendo conto che egli stesso in passato aveva acquistato una quantità considerevole di bitcoin (circa 2 miliardi di dollari), i cui profitti li aveva poi reinvestiti in Tesla.

Tesla è nota per la sua produzione volta ad accellerare la transizione ecologica. Il processo di produzione di bitcoin richiede un impiego di energia non indifferente, in quanto sono necessari dei sistemi di raffreddamento particolarmente potenti che vengono accostati ai processori che si occupano di risolvere calcoli estremamente difficili.

Tutta l’energia utilizzata deriva da fonti fossili, che inquinano l’ambiente e contribuiscono al surriscaldamento globale. Tutto questo è in netto contrasto con quanto è sempre stato dichiarato dalla casa automobilistica, ed è per questo motivo che Elon Musk ha deciso che Tesla non accetterà più pagamenti in bitcoin. Questa mossa ha danneggiato anche Musk stesso, il quale ha perso il 24% del proprio patrimonio.

Le dichiarazioni della Banca centrale cinese

A seguito delle dichiarazioni di Elon Musk, è intervenuta la Banca centrale cinese la quale ha esortato le istituzioni finanziarie locali a interrompere ogni tipo di attività legata al bitcoin, ribadendo che i token digitali non possono essere considerati come strumento di pagamento.
Già qualche anno fa venne data una stretta simile, tanto che furono addirittura chiusi gli scambi di criptovalute.

Questo nuovo divieto ha creato un terremoto non indifferente all’interno del mercato delle criptovalute, considerato che i trader cinesi che hanno acquistato BTC rappresentano un quota importante del mercato stesso (quasi il 90%). E così, crollando il valore di bitcoin, a rotazione hanno cominciato a perdere le altre criptovalute: Ethereum si trova a -15%, Doge a -16% e Dash a -13%.

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