Bond, BTP, titoli di stato: le parole della finanza

Le obbligazioni e i titoli di Stato sono particolari prodotti finanziari, a debito diversamente da quanto avviene per i titoli azionari. È una distinzione sostanziale: chi acquista un titolo azionario diviene proprietario di parte di una Società; chi invece acquista dei bond presta alla società una somma di denaro, che gli sarà restituita dopo un lasso di tempo precisato al momento dell’acquisto del titolo. Sono bond anche i titoli di Stato, o BTP, Buoni del Tesoro Poliennali, che invece di essere emessi da una società sono offerti da uno Stato.

Bond, BTP, titoli di stato

I BTP

Erano comunemente chiamati buoni del tesoro dai nostri nonni, sono uno strumento che da sempre gli Stati che necessitano di liquidità offrono ai cittadini. Un BTP è sostanzialmente un titolo di debito, quindi obbligazioni, che vengono emessi dal Ministero dell’Economia italiano o dagli omologhi esteri. Il guadagno offerto da questi titoli dipende da una serie di fattori; le principali entrate derivano dalle cosiddette cedole: una piccola quota riconosciuta semestralmente al creditore.

Oltre a questo è potenzialmente possibile che i BTP aumentino di valore nel corso del tempo, cosa che porta ulteriore remunerazione; solitamente il contratto dei BTP prevede un rendimento prefissato che lo Stato riconosce entro un preciso lasso di tempo, solitamente vari anni. L’Italia emette BTP periodicamente, con scadenza a breve, medio e lungo termine. Gli ultimi BTP emessi dal Ministero dell’Economia sono detti Futura. È possibile trovare online informazioni approfondite che consentono di capire cosa sono i BTP Futura.

I Bond

I bond sono la versione privata dei BTP, sono quindi obbligazioni a debito. In pratica l’acquirente di un bond compra parte del debito di una società, in questo modo risulta essere uno dei creditori della stessa.

I contratti sottoscritti all’atto dell’acquisto di un bond comportano anche l’accettazione da parte del creditore di una precisa remunerazione, che si potrà ottenere al momento della scadenza del titolo. I bond, proprio come i BTP che ne sono una tipologia particolare, hanno quindi una precisa scadenza e permettono di conoscere sin da subito la percentuale di rendimento offerta dopo un certo numero di anni.

Il rischio per le obbligazioni

In linea generale un’obbligazione è un prodotto finanziario a basso rischio. Nel senso che A sottoscrive un contratto con B, il quale dichiara di saldare quanto dovuto ad A dopo un preciso periodo di tempo. Spesso le promesse non sono esorbitanti, nel senso che il rendimento dichiarato è di pochi punti percentuali.

Anche le eventuali cedole periodiche offrono somme ridotte, se si considera il capitale speso per l’acquisto delle obbligazioni. È vero però che vi è sempre il rischio di fallimento del debitore, quindi lo Stato nel caso dei BTP, una società nel caso dei bond. Chiaramente se il debitore fallisce gli sarà impossibile saldare tutti i creditori, restituendo loro quanto prestato.

Esiste poi una gerarchia all’interno dei contratti sottoscritti da chi acquista le obbligazioni di società private. I bond senior, o di primo livello, sono quelli che in caso di fallimento vengono rimborsati per primi; chi detiene obbligazioni di livello successivo deve sperare che la somma a lui dovuta sia ancora disponibile dopo il saldo dei bond senior.

I titoli di Stato

I BTP sono solo una delle tipologie di Titoli di Stato disponibili. Ad oggi se ne trovano con durata che va dai 3 fino ai 30 anni, cosa che permette a qualsiasi investitore di trovare il BTP con durata più adatta alle sue specifiche esigenze.

Sono disponibili anche i BOT classici, Buoni del Tesoro; solitamente per questi titoli di Stato la durata è breve e non esistono cedole periodiche da riscuotere. I CTZ, Certificati Tesoro Zero Coupon sono titoli a 24 mesi, sempre senza cedole. Sono poi disponibili i CCTeu e i BTP indicizzati all’inflazione europea.

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