Bitcoin: un’improvvisa risalita sorprende il mercato

La guerra tra Russia e Ucraina se inizialmente aveva messo in ginocchio le aspettative azionarie dei mercato sembra ora perseguire un’altra strada. A tal proposito i BTC sono tornati improvvisamente a splendere raggiungendo la soglia dei 39.000$. A tal proposito secondo gli analisti ci sono buone possibilità che gli asset digitali ritornino ad inseguire i loro strandard di riferimento nonostante l’incertezza derivante dai recenti conflitti bellici. Per questo si pensa che il panico sia sostanzialmente finito, in attesa di nuovi sviluppi che potrebbero finalmente portare ad un accordo diplomatico. In ogni caso le dure perdite nell’economia globale hanno messo a dura prova non solo la finanza digitale ma tutto il comparto spingendo molti investitori a sbarazzarsi dei propri asset di rischio.

Particolarmente interessante è invece vedere come sia cambiato il prezzo di Bitcoin dopo la prima incursione. Se prima dell’invasione i BTC erano sulla soglia minima di 34.333$ poco dopo l’inizio dell’incursione in Ucraina, l’asset è invece cresciuto raggiungendo la somma 38.500$ dopo un inaspettato short squeeze. Per questa ragione molti analisti sono convinti che malgrado il conflitto i BTC possono risalire raggiungendo le vette a cui ci avevano abituato.

In questo scenario il collasso di Bitcoin nella notte del 23 febbraio non ha destabilizzato il mercato perché ci si aspettava questo tipo di reazione. In siffatto contesto c’è addirittura chi sostiene la possibilità che la sua quota arrivi a 40.000$, nonostante gli stravolgimenti geopolitici innescati dalla guerra tra Ucraina e Russia anche se per l’ambiente macro generale l’idea di una crescita sembra qualcosa di surreale se pensiamo quello che sta succedendo in queste ore a Kiev. Eppure le condizioni per spingere i BTC oltre la propria linea di confort ci sono tutte.

Su questa lunghezza d’onda gli investitori nonostante le difficoltà di questo nuovo scenario globale continuano ad investire in criptovalute trainati dalla necessità da parte degli utenti di cercare a tutti i costi dei beni rifugio. Per questo motivo molti considerano questo momento ottimo per acquistare. D’altronde siamo solo di fronte ad una correzione più lieve rispetto a maggio scorso. In questo modo sono tutti d’accorso nel definire questa crescita come una conseguenza di una fiducia non ancora sopita, dato che comunque avevano previsto le conseguenze di una possibile guerra rea Ucraina e Russia.

Ecco perché viene percepita come un aspetto positivo questa fase del mercato delle criptovalute laddove la presenza di meno leva finanziaria rispetto al totale collasso del maggio scorso offre una prospettiva di miglioramento sul piano delle quotazioni. A tal proposito consigliamo di seguire con attenzione i passaggi successivi al conflitto bellico per evitare di cadere nell’errore di vendere i BTC senza conoscere le loro reali potenzialità sul campo. Di contro questa ripresa è considerata molto promettente sul piano operativo.

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