Bitcoin Turchia: la criptovaluta salverà l’economia nazionale

I possessori di Bitcoin in Turchia sfuggono al crollo della moneta nazionale grazie ad una crescita dismisurata della criptovaluta che viene percepita come un ancora di salvezza. In questo scenario il massimo storico raggiunto dai BTC rappresenta una speranza per un economia che fatica a superare la soglia standard della sostenibilità. Si tratta di un accelerazione al ribasso che sta mettendo in ginocchio l’intero Paese.

In tal senso la lira turca ogni giorno perde il 15% contro il dollaro statunitense innescando una delle peggiori crisi economiche che abbiano mai investito la Turchia. Così mentre nel resto dei mercato nazionali i Bitcoin continuano a subire sostanziose correzioni, nei Paesi HODLer di BTC la criptovaluta consente di non sprofondare, offrendo agli investitori un valido paracadute.

Per questo motivo i massimi storici raggiunti da Bitcoin sono percepiti dagli investitori come un incentivo a credere in questo progetto contro la crisi monetaria della Turchia a cui pare non ci sia rimedio, dopo che il suo presidente ha dichiarato di voler ugualmente spinge re per mantenere bassi i tassi d’interesse. Il risultato? Ebbene c’è stato un automatico collasso del tasso di cambio della lira.

In siffatto contesto Michael Saylor, CEO di MicroStrategy, ha dichiarato che i Bitcoin in questo momento storico possono rappresentare una speranza per la Turchia che non deve abbassare la guardia se vuole sopravvivere alla crisi con i cittadini turchi che stanno osservando il lento ma inesorabile crollo del loro potere d’acquisto. Oramai la lira turca ha perso un terzo del suo valore ed è in calo da nove anni. La pandemia ha solo velocizzato la caduta. Per questo motivo i BTC si pongono in questo momento storico come una cura per aiutarla a scongiurare l’inflazione ed una serie di conseguenze disastrose per l’economia nazionale a fronte di una crisi monetaria senza precedenti.

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