Musk crea un caso che infiamma il mercato | I Bitcoin cercano un consolidamento

Alimentando una polemica sulle disposizioni ESG, Musk ancora una volta crea un caso e detta le regole del trading online. Il suo “intervento” ha provato un’apertura verso i 29.000$ con un rimbalzo inferiore di 28.600$ su Bitstamp. Si tratta di una netta conseguenza alla risposta di Musk con cui ha rimproverato i vertici operativi che secondo lui hanno trovato conveniente celarsi dietro i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG). Per questo ha dichiarato su Twitter: “ESG è una truffa. È stato utilizzato come arma da falsi guerrieri della giustizia sociale”.

I Bitcoin a caccia di un recupero continuativo

La scarsa performance dei BTC ha creato un vuoto operativo per effetto non solo del divario con le azioni statunitensi ma con il crollo dell’S&P 500 che ha segnato il suo più grande calo infragiornaliero da giugno 2020. In questo scenario le parole di Tesla con la rimozione dell’indice ha innescato non poche problematiche rendendo impossibile la risalita.

Di contro Musk ha ritenuto opportuno sottolineare l’incapacità dei responsabili dietro questa scelta perché portando avanti un progetto finanziario digitale non si esclude una buona fetta di investitori finendo per mostrare una certa debolezza sul piano operativo. Di contro c’è chi invece sostiene che le misure di contrasto all’inflazione possono offrire prospettive inaspettate portando ad un consolidamento imprevisto.

Stiamo parlando di una conseguenza inevitabile dopo che i Bitcoin avevano iniziato a mostrare un andamento anomalo nel S&P 500. Senza dimenticare che in questa fase i mercati obbligazionari potrebbero beneficiare della stretta finanziaria da parte delle banche centrali di tutto il mondo, dato che l’attenzione verso le premesse di investimento pro-Bitcoin è nettamente calata. Particolarmente interessante è quindi la lettura dell’analista Dylan LeClair che studiando il fondo negoziato in borsa (ETF) del mercato obbligazionario lo ha definito la “bolla globale che sta crollando in tempo reale”.

E’ un giudizio che ovviamente preoccupa gli investitori anche se comunque si riferiva non solo alle criptovalute ma anche alla moneta tradizionale con un’inflazione che aumenterà nonostante le misure prese fino a questo momento dai Paesi per combatterla. Sicuramente in questo scenario c’è molta preoccupazione e in particolare dagli investitori crypto per il nuovo minimo della macro di Bitcoin.

Finchè i BTC viaggiavano sopra i $ 30.000 l’andamento consentiva di fare delle previsioni rialziste, poi però si è verificata una correzione più profonda. Ora dunque è possibile he ci sia un po’ di slancio verso $ 29,7.000, con la possibilità di fermare un buon $ 29,3.000 per la continuazione. In generale però ci sono tutti i numeri per assicurare un range tra i $ 32,8.000 e i $ 34.000, a patto che gli investitori siano più fiduciosi verso il futuro.

Concludendo bisogna anche accogliere l’opinione di coloro che non credono nella tesi ribassista e che invece pensano ad una buona performance della coppia BTC/USD. Non ha effettivamente toccato il minimo raggiungendo comunque un buon $ 23.800 che sicuramente è rimbalzato verso il basso, ma non ha sfiorato il fondo. Di conseguenza ci sono molte speranze che lo scenario possa ribaltarsi ancora e in maniera vertiginosa a fronte delle nuove disposizioni della FED in grado come sempre di influenzare le scelte degli investitori interessati.

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