Dramma criptovalute: perché Bitcoin ed Ethereum stanno crollando

Nelle ultime ore, il mondo delle criptovalute è stato travolto da un crollo drammatico. Il dump, tra i peggiori della storia del settore, ha visto protagonisti non solo Bitcoin ed Ethereum, ma tutte le principali valute digitali. Inevitabile il panico tra gli investitori e la preoccupazione sui futuri sviluppi del mercato.

I numeri del crollo

Bitcoin ha registrato una perdita del -15% nelle ultime 24 ore. In una settimana, il suo valore è sceso del -25%, portando la capitalizzazione di mercato pericolosamente poco sopra i mille miliardi di dollari. Questo rappresenta un calo significativo rispetto ai 1.200 -1.300 miliardi di dollari attorno ai quali la regina delle criptovalute oscillava negli ultimi mesi. Ethereum ha subito una perdita ancora più drastica, con un calo del -20% nelle ultime 24 ore e una flessione del -30% nell’ultima settimana. La sua capitalizzazione di mercato è scesa a 274 miliardi di dollari. Anche in questo caso parliamo di un calo ingente rispetto ai 400 miliardi di dollari di appena una settimana fa.

Il Fear & Greed Index Crypto, un indicatore chiave del sentiment del mercato delle criptovalute, è crollato a 31/100, uno dei valori più bassi del 2024. Questo indice misura il livello di paura o avidità tra gli investitori, e un valore così basso indica un aumento significativo del panico e dell’incertezza. Anche altre criptovalute hanno subito perdite considerevoli. Solana, ad esempio, ha perso il -38% nel corso dell’ultima settimana e il -17% nelle ultime 24 ore. Tutte le prime 20 criptovalute per capitalizzazione di mercato, fatta eccezione per le stablecoin, hanno subito perdite tra il -18% e il -40% negli ultimi sette giorni.

Le cause del crollo

Il recente crollo delle criptovalute può essere attribuito a diversi fattori interconnessi che hanno messo sotto pressione il mercato. In primo luogo, le borse globali hanno vissuto una settimana turbolenta, con l’indice S&P 500 in calo del -5% e il Nasdaq che ha perso oltre il -6%. Questa instabilità ha contribuito più degli altri fattori a determinare una crescente avversione al rischio tra gli investitori, spingendoli a ritirarsi dagli asset più volatili come appunto le criptovalute. In secondo luogo, la crescente inflazione e le preoccupazioni per un possibile rallentamento economico globale hanno esacerbato la situazione. Gli investitori sono sempre più preoccupati per l’atteggiamento restrittivo delle banche centrali, che continuano a rimandare il taglio dei tassi di interesse. Questo meccanismo limita la liquidità disponibile e spinge gli investitori a ridurre la loro esposizione agli asset rischiosi.

Un altro fattore cruciale è dato dalla liquidazione di posizioni con leva finanziaria su larga scala nel mercato delle criptovalute. Quando i prezzi iniziano a scendere, le posizioni con leva vengono liquidate automaticamente, causando ulteriori vendite e amplificando il calo dei prezzi. Inoltre, le recenti vendite di grandi investitori (whales), hanno esercitato ulteriore pressione sul mercato, accelerando il declino. Infine, impossibile non citare quei fattori che da un paio di anni limitano strutturalmente la crescita del mercato. Ci riferiamo ovviamente alla SEC e alle indagini in corso su alcune delle principali piattaforme di scambio di criptovalute, che, insieme alle preoccupazioni su potenziali regolamenti più severi, hanno generato un clima di incertezza.

Occasione d’acquisto?

Il recente crollo delle criptovalute ha importanti implicazioni per il futuro del mercato. La volatilità attuale rappresenta un fatto allarmante, nonché un chiaro, ennesimo, promemoria della natura ancora immatura e turbolenta del settore. Tuttavia, questa fase di ribasso potrebbe anche rappresentare un’opportunità per il mercato di correggersi e stabilizzarsi. Se così fosse, i prezzi attuali delle principali criptovalute potrebbero rappresentare al momento una grande occasione d’acquisto. Come sempre vi ricordiamo che non si tratta di un consiglio finanziario ed il mercato delle criptovalute è particolarmente volatile e rischioso.

Fonte dati: CoinMarketCap

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