Scott Melker, vera e propria autorità nel mondo cripto, vede Bitcoin a 240mila dollari alla fine del prossimo ciclo rialzista. Secondo la sua visione, una notevole spinta propulsiva del prezzo dovrebbe iniziare nel periodo successivo al quarto halving, che sarà con ogni probabilità attorno al 18 aprile 2024.
Secondo The Wolf Of All Street, Bitcoin può arrivare a 240mila dollari
Melker, popolarissimo investitore e autore dell’altrettanto noto podcast Il “The Wolf of All Street”, si è mostrato molto fiducioso relativamente alla possibilità che il prezzo di Bitcoin possa salire vertiginosamente, ripetendo sostanzialmente quanto accaduto nei precedenti macro-cicli rialzisti. Con le sue parole l’investitore ha però sostanzialmente contraddetto buona parte dei più autorevoli analisti cripto, che tendono invece ad evidenziare come, halving dopo halving, il tasso di crescita di Bitcoin abbia rallentato, sia a livello di prezzo che di capitalizzazione di mercato, come mostrato inequivocabilmente dall’indexed growth, che è effettivamente diminuito tra una fase rialzista e l’altra.
Bull run bitcoin: la storia si ripete
Ma non accadrà, almeno secondo Melker, il quale ritiene che la storia della prossima bullrun sarà analoga alle precedenti. L’investitore ha strutturato la sua previsione prendendo in considerazione tutti movimenti di prezzo dall’ATH (All Time High) del 2017, attorno ai 20mila dollari, a quello attuale – almeno al momento in cui si scrive – del novembre 2021, quando il valore della regina delle cryptovalute arrivò a toccare i 68.997 dollari. Queste le dichiarazioni del Wolf Of All Street, rilasciate nel corso di un’intervista:
“In passato Bitcoin ci ha fatto vedere di essere in grado di passare da un massimo di circa 20.000 dollari nel 2017 ad un massimo di oltre 69.000 nel 2021. Si tratta di un apprezzamento del 250% che potrebbe tranquillamente ripetersi. Se ciò dovesse accadere il prezzo di Bitcoin arriverebbe a toccare un nuovo picco di prezzo attorno ai 240.000 dollari”.
Bitcoin: quanti halving ci saranno ancora
L’halving è un evento fondamentale per la politica monetaria di Bitcoin, previsto dal protocollo Proof Of Work di Bitcoin, attraverso il quale ogni 210.000 blocchi – all’incirca ogni quattro anni – viene ridotta del 50% l’emissione di nuova moneta e la ricompensa dei miner, che dopo il prossimo dimezzamento passerà da 6,25 BTC a 3,125 BTC. Lo scopo è ridurre l’offerta di nuova moneta, meccanismo che ovviamente va – in teoria, ma fino ad oggi anche nella pratica – ad aumentare la domanda.
Complessivamente il protocollo di Bitcoin prevede altri 60 dimezzamenti, l’ultimo sarà nel 2140. Successivamente i miners potranno guadagnare soltanto dalle commissioni sulle transazioni. Dimezzando la ricompensa dei Miners e diminuendo al contempo l’emissione di nuova moneta, l’halving va a livellare la cosiddetta industria del mining: qualche miner termina la sua attività in conseguenza della diminuzione dei rendimenti, rendendo di conseguenza più facile l’ingresso ad altri.
Halving Bitcoin, l’effetto sul prezzo
Bisogna però sottolineare come nel mondo dei miner esistano innumerevoli variabili in grado di rendere più o meno redditizia l’attività, al di là degli halving e delle oscillazioni di prezzo. Su tutte il costo dell’elettricità, tema sul quale c’è grande incertezza per il futuro in tutto il mondo, ma anche le spese relative all’hardware.
Da un punto di vista storico è possibile constatare come tutti gli halving abbiano innescato un consistente rialzo del prezzo. Una crescita tale da compensare il dimezzamento delle ricompense, iniziata mediamente 150 giorni dopo l’halving, mentre in concomitanza con l’evento il suo peso tende a farsi sentire anche sulla price action.
Sono un Content Editor che ha scritto oltre 7.000 articoli per magazine e testate giornalistiche. Oggi mi occupo principalmente di cronaca finanziaria, politica e attualità e per Broker-Forex.it scrivo per la sezione news su crypto e Bitcoin.
Ma arriverà a 240.000 $ e poi crollerà come ha fatto quando è arrivato a 60 o la crescita continuerà ?