Il dibattito degli analisti sulla miglior catena in termini di scalabilità e sui vincoli di progettazione vede al centro della disputa Solana ed Ethereum, il primo con un consumo energetico pari a 658 joule per transazione contro il maggiore utilizzo di energia di ETH. Di contro mentre le transazioni di quest’ultimo post-fusione utilizzano 144.000 joule di energia, le transazioni Solana richiedono solo 658 joule.
Solana batte Ethereum in termini di efficienza energetica
L’efficienza energetica di Solana batte tutti dato che la sua transazione media utilizza 658 Joule di energia. Sia Ethereum che Solana si affidano a metodi Proof-of-Stake, considerati più efficienti dal punto di vista ambientale. Pertanto, sono spesso contrapposti l’uno all’altro, ma sulla carta è Solana ad avere un vantaggio. A tal proposito in termini di emissioni energetiche, la Fondazione Solana è diventata la prima catena in assoluto a consentire la misurazione delle emissioni in tempo reale all’inizio di quest’anno, alzando il suo livello di contrattazione.
Nello specifico tra aprile 2022 e marzo 2023, Solana con i suoi 2.390 nodi produttori di blocchi avevano un’impronta di carbonio totale nel termine medio di emissioni di 10.651,2 tonnellate di CO2. Pertanto, l’energia per transazione ammonta a soli 879 joule nel suddetto intervallo di tempo. Invece sulla base dei dati forniti dalla Fondazione Ethereum, si stima che il fabbisogno della rete in termini di elettricità sia di 2.601 megawattora, con emissioni di carbonio pari a 870 tonnellate di CO2.
Nonostante il dominio di Solana nell’efficienza energetica, Ethereum può vantare sulla resilienza. In tal senso molti analisti sono convinti che questa Rete durerà più a lungo. Su questa lunghezza d’onda il coinvolgimento degli sviluppatori e una sostanziale attività finanziaria all’interno dell’Ethereum Virtual Machine (EVM) ne fanno un attore a lungo termine. Tuttavia, si prevede che Ethereum potrebbe avere difficoltà a crescere rispetto a Solana a causa della sua macchina statale globale a thread singolo e dei prezzi fluttuanti del gas, rendendolo meno adatto per applicazioni di pagamento o di finanza decentralizzata (DeFi).
In siffatto contesto viene confermata questa posizione dal concetto di modularità rispetto a stack tecnologici monolitici laddove il design incentrato sulla scalabilità dal basso di Solana contrasta con l’approccio modulare di Ethereum. Ciò ha essenzialmente a che fare con il modo in cui le catene vengono costruite tenendo conto della velocità, dell’efficienza e della flessibilità. Per questo motivo riteniamo che in termini di supporto per le applicazioni finanziarie decentralizzate, Solana domina meno dell’1% del valore totale bloccato nello spazio crittografico. Nel frattempo, Ethereum domina ancora il 53% del TVL totale, mentre Ethereum supporta 935 protocolli, Solana ne ospita 112 nonostante un anno difficile di interruzioni pubbliche.
Di conseguenza ci sono alcuni aspetti particolarmente vantaggiosi di Ethereum nonostante Solana sia molto più veloce nell’esecuzione. Si tratta di un lato positivo che nel tempo ha contribuito non solo ad alzare la posta in gioco ma ad assicurare anche contrattazioni più sicure e pratiche. Di contro ETH può vantare comunque su un approccio flessibile al di là delle differente con la Rete di Solana. Queste differenze riflettono il tipo di investimento da parte dei sostenitori ai loro progetti digitali.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.