I sostenitori di LINK temono che sia finito il tempo del rialzo dopo che il prezzo di riferimento è aumentato del 25% tra l’11 e il 23 settembre, creando un massimo locale a $ 7,235. Il rally che ha avuto origine a causa della divergenza rialzista è giunto al termine lasciando intravedere un’inversione. A questo punto gli investitori possono aspettarsi che LINK inneschi una discesa dell’8% dalla posizione attuale. La correzione potrebbe annullare i guadagni totali del 25% e portare la liquidità al di sotto di 5,370 dollari.
Il prezzo di Chainlink mostra un esaurimento dello slancio rialzista
In questa fase così delicata si teme un cambio di rotta dato che oramai LINK si trova in una zona chiave di inversione. Questo sviluppo potrebbe vedere LINK innescare una forte correzione che potrebbe annullare i recenti guadagni, per questo gli investitori stanno cercando di correre ai ripari dato che la discesa è imminente. Il discorso è che il prezzo di Chainlink ha creato un intervallo, che si estende da $ 7,919 a $ 5,600 perdendo il 29% tra il 9 e il 17 agosto. In tal senso è molto difficile programmare una risalita.
Dopo questa ripida correzione, LINK ha formato una base intorno a $ 5,370 e ha anche sviluppato una divergenza rialzista con il Relative Strength Index (RSI) e Awesome Oscillatore (AO). Per coloro che non conoscono le dinamiche interne il mercato bisogna ricordare che questa configurazione tecnica avviene quando l’asset produce minimi più bassi mentre gli indicatori di momentum producono un massimo più alto. Su questa lunghezza d’onda una rottura da questa formazione porta spesso ad una tendenza rialzista. Nel caso di Chainlink, LINK ha registrato un rally del 25% come risposta all’improvvisa svendita notata nella seconda settimana di agosto.
Ora analizzando i livelli chiave di inversione, dove i pullback tornano in maniera determinante, scopriamo che essi portando ad una continuazione della tendenza originale. In questo caso, il prezzo di Chainlink si è avvicinato al nuovo test del livello di ritracciamento del 70,5% a 7,235 dollari, il che potrebbe comportare l’esaurimento del trend rialzista in corso. Ovviamente sarebbe difficile da gestire considerando la tendenza a cui erano abituati gli investitori, ma in ogni caso bisogna capire come arginare le perdite che saranno molteplici.
Gli analisti del settore infatti sono compatti nel ricordare che tutto ciò accade perché il prezzo di Chainlink viene scambiato intorno ai 7 dollari, e di conseguenza gli investitori possono aspettarsi un ritracciamento verso il punto medio a 6,759 dollari. Anche se qui i rialzisti potrebbero trovare una tregua temporanea con un nuovo test della confluenza delle medie mobili esponenziali (EMA) a 25 e 30 giorni a 6,450 dollari. Questa mossa costituirebbe una discesa dell’8% rispetto alla posizione attuale.
Onestamente la situazione è molto più critica di quello che sembra perché siamo in uno scenario altamente ribassista con il prezzo di Chainlink che potrebbe cancellare i guadagni del 25% e rivisitare il livello di supporto di $ 5,370. Al di sotto di questa barriera critica si trova la liquidità che probabilmente sarà presa di mira dai ribassisti pronti a piantare le loro bandiere sul campo per evitare che i rialzisti possano illudersi.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.