Secondo gli addetti del settore l’accumulo di $ 475 milioni dei detentori di Shiba Inu potrebbe portare ad uno stallo nel meccanismo di attribuzione a meno che il prezzo di Shiba Inu non sposti l’attenzione verso un altro schema. Si tratta di una precauzione più che di una strategia che potrebbe rivelarsi vincente. E’ un passaggio delicato da cui dipende il futuro dell’asset nelle prossime settimane. Per questo motivo gli investitori sono chiamati ad intervenire prima che sia troppo tardi.
Il prezzo di Shiba Inu mostra i muscoli prima del ribasso
Analizzando con attenzione il mercato emerge un dato chiaro: il prezzo di Shiba Inu sta per attraversare una potenziale divergenza ribassista che potrebbe mettere a dura prova la pazienza degli investitori, i quali dopo aver accumulato oltre 475,5 milioni di token nell’arco di una settimana potrebbero non vedere i tanto attesi profitti. A questo punto se il modello ribassista si verifica come previsto è molto probabile che questa moneta meme crolli del 9% scendendo ai minimi di dicembre 2022. Per questa ragione bisogna intervenire prima che la situazione possa degenerare.
Su questa lunghezza d’onda la tendenza al ribasso prevista è stata ampiamente preceduta da un andamento sfavorevole nelle settimane scorse. Il problema è che gli investitori hanno interpretato in maniera errata questo passaggio pensando che fossero semplici correzioni prima di un rally. In tal senso sembra che la moneta meme potrebbe essere sulla buona strada per deludere i suoi possessori. Il tono ribassista è alle porte e bisognerà correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Al momento SHIB è scambiato a $ 0,00001068 ma senza possibilità di riscatto all’orizzonte.
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Di fatto non è riuscito a superare la linea di tendenza al ribasso sotto la quale è rimasto bloccato per tutto il mese di marzo dopo aver testato la media mobile esponenziale (EMA) a 100 giorni come resistenza. E’ questo passaggio a preoccupare ora gli investitori che temono un nuovo colpo di scena prima della chiusura settimanale. La cosa al quanto sospetta è che il ribasso tanto temuto è controbilanciato dalle indicazioni di un’altra spia come il Relative Strength Index (RSI) che ha invece mostrato una tendenza al rialzo.
Su questa lunghezza d’onda l’indicatore in oggetto è prima salito dalla zona di ipervenduto sotto 30,0 e poi si è spostato verso la linea neutra a 50,0, formando una linea di tendenza rialzista. Per questo motivo gli investitori ci sperano ancora che qualcosa possa cambiare prima della fine della sessione. Di contro quello che ignorano è che la combinazione dell’azione dei prezzi e del movimento dell’RSI a portare la formazione di una potenziale divergenza ribassista che ora appare meno nascosta del previsto.
A questo punto se lo schema si verifica ancora una volta succede che il prezzo di Shiba Inu subisce un calo nelle prossime due sessioni di trading. Questo porterebbe ad una discesa inesorabile verso il supporto critico a $ 0,00000979, segnando un minimo di due mesi per l’altcoin, laddove la perdita di questo supporto spingerebbe ulteriormente Shiba Inu ai minimi di dicembre 2022, il che significherebbe un crollo del 25% per la criptovaluta in oggetto.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.